Pescara, residenti di via Gran Sasso e via Bocca di Valle: “Allagamenti e locali vuoti a causa della pendenza sbagliata, sopralluogo del consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Alfredo Cremonese.
“Gli ultimi allagamenti risalgono a due settimane fa, ma la problematica perdura da circa due anni. Trattasi degli invalidanti eventi che subiscono due strade abitate di Pescara, via Gran Sasso e via Bocca di Valle”. Con un recente sopralluogo, il consigliere comunale, Alfredo Cremonese, “ha attestato il persistere di una problematica che non trova soluzione, in presenza di alcuni residenti oramai esasperati, nonostante le numerose istanze. Dopo l’inaugurazione del ponte Flaiano – spiega Cremonese – il rifacimento dell’asfalto su quelle strade è stato realizzato con una pendenza tale da determinare in caso di piogge il confluire dell’acqua verso le abitazioni ed i garage, determinando non pochi danni a persone e cose. Ho incontrato alcuni abitanti delle due strade, indignati dalla mancata concretezza da parte della passata Amministrazione comunale nel risolvere le loro reali difficoltà”.
“Vivo qui da sempre – dichiara Maria – in Via Gran Sasso , e posso confermare di non aver mai riscontrato questo problema , fino al ripristino dell’asfalto in concomitanza con l’apertura del ponte Flaiano. Allagamenti e disagi continui. I locali hanno avuto notevoli danni a seguito dei quali abbiamo dovuto provvedere al rifacimento delle pavimentazioni , pittura dei muri e sostituzione di alcune porte perché ammalorate per un’altezza di circa 30 cm. Siamo tutti muniti di stivali impermeabili necessari all’occorrenza, ma i rischi sono sotto gli occhi di tutti , soprattutto per anziani e bambini. La pericolosità è data anche dal fatto – precisa la Signora Maria – che gli allagamenti negli androni hanno spesso sfiorato i contatori della luce e gli ascensori. I tombini sono perennemente intasati e farli spurgare, anche privatamente, è servito a ben poco. Le problematiche che si determinano sono tante, non ultima quella della grande difficoltà di affittare i locali, chiunque venga a visionarli rinuncia proprio per queste ragioni. Il risultato : locali vuoti , nonostante la zona sia in evoluzione e a due passi da Corso Vittorio. Ovviamente non siamo rimasti inermi – incalza – attraverso il nostro amministratore di condominio sono state inviate numerose email agli uffici comunali competenti, abbiamo raccolto le firme per una unanime petizione consegnata in Comune. I tecnici giunti per un sopralluogo, però – riferisce – hanno deviato l’origine del problema. Hanno sostenuto, infatti, che il problema non sia dovuto dall’asfalto ma dal mal posizionamento di una saracinesca alla foce del fiume Pescara. Eppure – rimarca Maria – prima di quell’asfalto non usavamo gli stivali per tentare di uscire da casa”.
“Novembre 2017 ed ottobre 2018 sono due date che non dimenticherò – aggiunge Natascia, residente di via Bocca di Valle – perché in occasione di piogge, e non sempre straordinarie, come quelle dello scorso mese di maggio, non sono riuscita ad uscire di casa. Vivo in un piano appena rialzato , tuttavia l’acqua si è infiltrata sotto la porta dopo aver invaso l’intero androne. Nonostante gli stivali mi è stato impossibile uscire perché l’altezza dell’acqua era superiore. E’ una strada senza uscita, con tombini sempre ostruiti, dove non c’è neanche il marciapiede , per cui l’acqua ha facilissimo accesso nella mia e nelle altre abitazioni. Il mio portone di ingresso, inoltre, è proprio accanto a quello di un asilo, il cui ingresso diventa impraticabile con conseguenti disagi per le famiglie”.
“E’ inaccettabile spendere soldi pubblici – riprende Alfredo Cremonese – e realizzare lavori mal fatti . Inoltre, occorre una scala di priorità nell’effettuarli. Prendo atto, invece, che finora mentre alcune zone di Pescara hanno necessità impellenti , sono state asfaltate strade, come via Nicola Fabrizi, per puro maquillage , e ancora una volta in modo maldestro poiché sono stati ricoperti di catrame anche alcuni tombini. Garantisco il mio massimo impegno , e non appena concluso l’iter di insediamento , convocherò l’Ufficio tecnico di competenza”.