Le opposizioni in consiglio comunale insistono affinché la giunta riveda il progetto per viale Marconi, il sindaco lancia un appello alla “pazienza almeno fino alla fine dei lavoro”, le associazioni dei commercianti fermi sul ricorso al Tar
Non sembra sia servito a cambiare le rispettive posizioni il consiglio comunale straordinario iniziato alle 17 a Palazzo di Città e mentre vi scriviamo ( alle 19.15) ancora in corso. Restano nette e distanti le posizioni di commercianti-residenti da un lato e giunta ideatrice del progetto dall’altro. Nel mezzo le opposizioni convinte che si potesse fare meglio e diversamente, specie in termini di sicurezza e parcheggi, al punto da mettere nero su bianco la comune volontà a richiedere la sospensione del progetto già in via di esecuzione. La maggioranza, dal canto suo, ha assicurato migliorie (potenziamento verde, pedonalizzazione e nuove aree parcheggio nella ex rimessa di autotreni tra gli incroci di Via Spaventa e Via Mazzarino) pur non tornando indietro. Tutte le associazioni di categoria hanno sposato la causa dei commercianti e del Comitato nato proprio in “difesa” di una diversa viale Marconi che annuncia ricorso al Tar. Quando intorno alle 19:15 prende la parola il sindaco Masci quest’ultimo dichiara: “Abbiate pazienza di aspettare che il progetto venga completato prima di giudicare e contestare”.
“Ringrazio la mia maggioranza per la compattezza dimostrata su questo punto. È scritto nel mio programma elettorale: lascerò una città con percentuali di CO2 molto più basse. Dobbiamo creare le condizioni perché questo avvenga attraverso le risorse per lo Sviluppo Urbano sostenibile, perché tutte le città – e quindi anche Pescara – non vengano travolte dai cambiamenti climatici e dal mancato contrasto ai tassi d’inquinamento. La vera transizione ecologica si ottiene evitando le auto in “seconda fila” e spostandosi in pochi minuti da una parte all’altra della città. Ce lo chiede l’Europa e noi lo faremo”.
L’assemblea, prima delle conclusione dei lavori, ha respinto a maggioranza l’unico punto all’ordine del giorno, a firma del consigliere Piero Giampietro: si chiedeva che il progetto, così come in corso di realizzazione, venisse fermato per esser rivisto e discusso nuovamente.
“Di fronte a questo disastro da cui non sanno come uscire, gli esponenti del centrodestra si sono arroccati nella difesa di un progetto indifendibile nei confronti del quale tutti i soggetti che si sono espressi hanno mostrato critiche, perplessità, dubbi – spiegano i consiglieri del centrosinistra Piero Giampietro, Stefania Catalano, Francesco Pagnanelli, Marco Presutti, Giovanni Di Iacovo, Marinella Sclocco e Mirko Frattarelli – un progetto partito dalla decisione del centrodestra, a settembre 2020, di modificare il progetto iniziale trasformando la strada in una tangenziale insicura e confusa, dove neppure il trasporto pubblico uscirà rafforzato. Siamo tutti d’accordo sulla necessità di introdurre corsie preferenziali per rendere più competitivo il trasporto pubblico: il centrodestra su viale Marconi sta invece rendendo anche il trasporto pubblico insicuro e precario, condannandolo al caos di rotonde e semafori. La bocciatura del nostro ordine del giorno dimostra ottusità, incoerenza e trasformismo da parte di un centrodestra che, senza più i distinguo dei mesi passati, ora difende a spada tratta un progetto disastroso a 4 corsie contro il quale continueremo a batterci”.