Un giudizio fortemente critico quello di Azione nei confronti delle scelte del Governo Nazionale e Regionale in materia di Sanità. Questa mattina volantinaggio all’Ospedale Civile di Pescara
Dalle poche risorse inserite nella Legge di bilancio, appena 3 miliardi, rispetto ai 10 miliardi auspicati da Carlo Calenda, ai 5 anni del Governo Marsilio in Abruzzo sui quali pesano i pessimi dati emersi nell’analisi dei vari parametri: “Liste d’attesa molto più ampie rispetto alle media nazionale, giusto per citare un dato – ha dichiarato il parlamentare abruzzese di Azione e Segretario Regionale Giulio Sottanelli – segno evidente di come sia stata fallimentare la politica regionale in tema di sanità, un assetto organizzativo che non ha funzionato.”
Le proposte di Azione prevedono una riorganizzazione complessiva del sistema sia al livello nazionale che regionale, più soldi a medici e personale sanitario, maggiori risorse e misure per facilitare ed incentivare l’accesso alla professione come contrasto alla carenza di personale lavorativo. In Abruzzo, poi, ci si è affidati allo studio del noto professionista abruzzese, il Professor Nicola Taurozzi, già membro dell’Organizzazione Mondiale della Sanità e per il quale ha già mostrato particolare sintonia il candidato presidente Luciano D’Amico, che propone una radicale riorganizzazione, specie nella Medicina del territorio, a partire da un punto ben preciso: “L’uscita della politica dalla scelta dei manager – dice Sottanelli – con un modo diverso di indicare i Direttori Generali delle varie Asl, dalla stesura di un albo con i professionisti migliori e poi l’istituzione di una Commissione di alto profilo ed estranea dalla politica, che valuti i vari curricula per individuare la figura migliore. Basta con i Direttori Generali condizionati dalla maggioranza di turno.”