Un breve saluto dal suo letto d’ospedale nel reparto di Neurochirurgia del Santo Spirito di Pescara: Yelfry sorride e spera di poter presto abbracciare tutti coloro che hanno pregato per lui ( VIDEO). Nelle parole del neurochirurgo Zotta, al Tg8, la concreta speranza del recupero della funzionalità delle gambe.
Yelfry riesce a fare persino un sorriso a chi scattava le foto che vedete: lo fa dal letto di ospedale dove, lasciata la Rianimazione, è stato trasferito questa mattina. Accanto al giovane cuoco dominicano sempre la mamma.
Come vedete nella foto ma soprattutto come potete sentire dalla sua voce (nel video alla fine dell’articolo) il giovane cuoco sta meglio, anche il quadro clinico conferma l’evoluzione dei tre post operatori. Ad accompagnare la delegazione in visita il primario Zotta che ha sottoposto Yelfry all’ultimo dei tre interventi chirurgici.
Il dottor Donato Zotta, neurochirurgo, racconta al microfono del Tg8 del rapido recupero. “E’ sveglio, lucido, motivato. Sta effettuando i primi passi verso il recupero. Ha riportato una paralisi per la quale siamo intervenuti con un delicato intervento di decompressione del midollo per permettergli un percorso riabilitativo di almeno gli arti inferiori. C’è già qualche segnale positivo, comincia a sentire qualche stimolo e questo ci fa ben sperare. Ci sono buone possibilità che possa riprendere la funzionalità degli arti inferiori”.
A tutto lo staff medico ed infermieristico il sentito ringraziamento del presidente Marsilio un istante prima di entrare nella stanza di Yelfry: ad accompagnare Marsilio, Masci, la Verì ed altri la mamma del giovane cuoco 23enne. Pochi minuti in sua compagnia, per non farlo affaticare troppo, in cui il dolore ha lasciato sul volto di tutti spazio a sorrisi di speranza con un corale augurio ad un arrivederci fuori da quella stanza di ospedale.
La famiglia del 23enne di origini dominicane, che nell’assolato pomeriggio di domenica scorsa è stato raggiunto da cinque colpi di pistola esplosi dal 29enne Federico Pecorale ha nominato Piero Bisceglie come proprio legale. Raggiunto telefonicamente, l’avvocato dei Rosado Guzman fa sapere di essere pronto a formalizzare l’incarico in Procura a Pescara e a prendere possesso delle carte che gli consentiranno di avere un quadro più chiaro e dettagliato per occuparsi della vicenda.
Intanto Federico Pecorale, che ieri davanti al gip del Tribunale di Pesaro per l’udienza di convalida del fermo si è avvalso della facoltà di non rispondere, resta in carcere ad Ancona. Per il 29enne il suo difensore, Florenzo Coletti, ha chiesto il trasferimento in una clinica psichiatrica, facendo leva sull’invalidità civile, che in Svizzera gli era stata riconosciuta dopo un incidente avvenuto nel 2010 sulla circonvallazione di Montesilvano e per la quale Pecorale percepiva un sussidio di 1.500 franchi. Proprio l’avvocato Coletti ieri ha incontrato la stampa di ritorno da Pesaro dopo l’udienza di convalida del fermo.