Federconsumatori Abruzzo presenta esposto all’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato contro gli aumenti tariffari di Trenitalia, relativamente alle due Frecce 8806 e 8823 Pescara-Milano-Pescara.
Il Gruppo FS, in una nota, aveva spiegato l’aumento sottolineando la crescita parallela dei servizi di bordo, della puntualità e del confort.
“Quello che fa finta di non capire il Gruppo FS – replica Federconsumatori – è che la qualità del prodotto la decide il mercato, dove il mercato c’è, e dovrebbe essere decisa dal cliente dove il mercato non c’è. Invece sulla linea adriatica è il gestore del servizio (Trenitalia) che pretende di decidere la qualità del servizio offerto, come se noi quando comperiamo un paio di scarpe dovessimo acquistare quelle che ci impone il commerciante, al prezzo deciso dal commerciante: cambieremmo tutti negozio, se potessimo. Perciò se la clientela lamenta il danno che subisce con gli aumenti del costo dei biglietti e degli abbonamenti, a cui non corrisponde nessuna riduzione dei tempi di percorrenza, ha torto Trenitalia, non i cittadini della linea Adriatica”.