Valeria Toppetti, responsabile regionale di Azzurro Donna Abruzzo, ha organizzato, in collaborazione con Vincenzo Di Cesare, responsabile di Forza Italia Giovani della provincia dell’Aquila, una conviviale sulla sensibilizzazione alla prevenzione per le patologie oncologiche femminili “Azzurri in Rosa”. Ospite d’onore è stata la Lilt.
Alla serata, che si è svolta ieri nel ristorante Margherita ad Elice, hanno partecipato 85 persone. Insieme a Toppetti hanno preso la parola Vincenzo Di Cesare, Mauro Mammarella, responsabile di Forza Italia giovani per la provincia di Chieti, Luisa Taglieri, responsabile regionale di Forza Italia per il Dipartimento Cultura, ed Emilia Valentini, responsabile Azzurro Donna per la provincia di Teramo. Toppetti ha dichiarato:
“Il senso più grande della buona politica è quello di fare rete per arrivare nella vita delle persone e portare messaggi importanti che promuovano i grandi valori che ci permettono di tutelare e difendere le nostre esistenze. Sicuramente, ieri sera, ascoltare le parole del prof. Marco Lombardo, presidente della Lilt Pescara, colonna portante della medicina oncologica non solo locale ma anche nazionale ed internazionale, è stato di grande aiuto e crescita per tutti noi”.
La responsabile nazionale di Azzurro Donna, Catia Polidori, ha chiesto a tutte le responsabili regionali di impegnarsi nel mese di ottobre rosa, dedicato alla prevenzione, e allora Toppetti ha pensato di invitare tutto lo staff della Lilt (erano presenti 11 volontari), ossia coloro che sono ogni giorno in prima linea per estendere sempre più la cultura della prevenzione, in particolare rispetto al carcinoma mammario in ogni contesto sociale e civile, considerato che questo male colpisce sempre più fasce di donne molto giovani.
“E’ importante prendersi cura di se stesse – conclude Toppetti – condurre stili di vita sani, non lasciarsi sopraffare da situazioni che arrecano stress e turbamenti ripetuti nel tempo ed effettuare controlli annuali per la migliore prevenzione possibile: tutto questo consente a noi donne di contrastare, o curare nella fase incipiente, le patologie oncologiche, e vivere in serenità per fronteggiare le molte sfere in cui siamo chiamate a dare noi stesse, nella famiglia, nel mondo del lavoro e, in generale, nella società”.