Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale dei minori dell’Aquila, incontra gli studenti del Liceo Da Vinci

«Se da una parte quello che balza agli occhi è l’aumento della violenza, quello che emerge è anche un’enorme fragilità e sofferenza dei giovani»: così Cecilia Angrisano, presidente del Tribunale dei minori dell’Aquila, commenta l’ultimo episodio di violenza tra giovani, l’accoltellamento del 21enne avvenuto all’Aquila, ma anche il recente femminicidio di Giulia Cecchettin, dove vittima e carnefice sono due giovani appena ventenni.

Prendendo parte al programma messo in campo dal Comune di Pescara “365 giorni no alla violenza sulle donne”, la presidente del Tribunale dei minori ha incontrato gli studenti del Liceo scientifico Da Vinci per analizzare le diverse sfaccettature di un problema che sta aumentando con preoccupazione soprattutto tra i giovani.

«È necessario risolvere il problema della violenza come modo di comunicare tra i giovani», ha continuato la presidente Angrisano. «Il lavoro fondamentale da fare è quello di aiutare i ragazzi a riconoscere le emozioni, le proprie e quelle degli altri, per imparare a controllarle.

I tanti suicidi, i disturbi psichici e alimentari che registriamo sempre di più tra i ragazzi, ci fanno capire che c’è una società che non sta più funzionando, che non accoglie e non insegna.»

Nell’aula magna del Liceo scientifico Da Vinci di Pescara, il dibattito è stato animato tra gli altri anche dalla dirigente scolastica Stefania Petracca e dall’assessore alle politiche sociali del comune di Pescara, Adelchi Sulpizio.