Autorizzato l’incremento idrico su Pescara e provincia

Autorizzato l’incremento idrico su Pescara e provincia. La maggiore quantità di acqua deriva dall’uso del pozzo numero 9 di Bussi, che il vicesindaco si è reso disponibile a favorire. Soddisfatto Sospiri

“Contro l’emergenza idrica che sta colpendo Pescara e la sua provincia in queste settimane, abbiamo chiesto e ottenuto dall’Aca l’aumento della portata delle reti di 40 litri al secondo, che si tradurrà in mezz’ora in più al giorno di acqua da distribuire tra tutte le famiglie del territorio. La maggiore quantità di acqua deriva dall’uso del pozzo numero 9 di Bussi, che il vicesindaco di Bussi si è reso disponibile a favorire”. Lo ha detto il presidente del consiglio regionale Lorenzo Sospiri ufficializzando il provvedimento. Già nella giornata odierna il direttore tecnico di Aca Lorenzo Livello eseguirà un sopralluogo per verificare alcuni aspetti tecnici e assicurare l’idonea tempestività all’attuazione del provvedimento che riveste un carattere di assoluta urgenza.

“Da diverse settimane stiamo monitorando e fronteggiando con Aca l’emergenza idrica che sta affliggendo Pescara e la sua provincia – ha sottolineato Sospiri – con l’Azienda acquedottistica che suo malgrado ha dovuto ricorrere alle turnazioni sul territorio, ovvero alla chiusura delle reti di distribuzione nelle ore notturne, dalle 22 alle 6 del mattino, per garantire un approvvigionamento equo e soprattutto costante. Gli effetti però, inevitabilmente, si stanno avvertendo, con cali di pressione distribuiti a ogni ora del giorno e della notte ovunque. Sicuramente chi ha già provveduto all’installazione di autoclavi sta meglio, ma comunque anche i serbatoi di raccolta cominciano a soffrire e hanno problemi di riempimento. Un problema aggravato ulteriormente dalle temperature torride che si stanno protraendo da giorni, senza i tradizionali acquazzoni estivi, dunque affaticando gli stessi pozzi e le sorgenti, anche perché l’estate 2024 viene da un inverno che non ha visto importanti precipitazioni nevose, non consentendo dunque di fare delle scorte d’acqua”.

Tuttavia per Sospiri è “chiaro che non possiamo arrenderci al problema, ma dobbiamo affrontarlo, assicurando la disponibilità di acqua ai cittadini, considerando che luglio e agosto sono anche i due mesi clou per il nostro turismo balneare e per le nostre strutture ricettive. Per tale ragione abbiamo aperto un’interlocuzione con il vicesindaco di Bussi e abbiamo ottenuto la consegna anticipata del pozzo numero 9 situato in località San Rocco. L’Aca stessa ci ha comunicato che a breve con l’ulteriore incremento dei consumi ci sarebbe stato uno scompenso che avrebbe fatto scaturire ulteriori programmazioni di turnazioni per la chiusura dei serbatoi”.

A questo punto, considerato che con sentenza del Tar numero 169 del 30 maggio 2024 è stato respinto il ricorso  avanzato dal Comune di Bussi che dovrà cedere le reti idriche all’Ersi, visto che sul campo pozzi San Rocco è funzionante un pozzo supplementare che ha una portata massima di circa 40 litri al secondo che alimenta il serbatoio a servizio della rete comunale di Bussi che ne consuma circa 10 litri al secondo, l’Aca ha chiesto all’Ersi la possibilità di consegna anticipata del pozzo San Rocco che continuerebbe ad alimentare il serbatoio comunale ma integrando anche il campo pozzi San Rocco e quindi l’acquedotto Tirino che confluisce sul Giardino. “Ben 40 litri al secondo in più rappresentano una boccata d’ossigeno per il territorio, assicurando una maggiore disponibilità di acqua per almeno mezz’ora ogni giorno”, conclude Sospiri.