Tre arresti nella sola giornata di ieri e tutti a Pescara: in manette un albanese, una russa e un ubriaco in bici che ha anche aggredito il carabiniere che lo ha fermato sul Lungomare Matteotti. A Rancitelli un tizio girava in moto con un manganello telescopico ed un coltello a serramanico
Il Comando Provinciale di Pescara ha voluto fortemente intensificare la presenza sul territorio attraverso servizi di controllo a tutto tondo, con particolare attenzione alla viabilità, all’attività antipredatoria, al contrasto dell’uso di stupefacenti e di alcol. Pattugliamenti che si sono concentrati nel giorno di ferragosto ma proseguiranno per tutta la settimana vacanziera per molti.
La capillare azione di controllo svolta dalle pattuglie in circuito sul territorio di Pescara, in particolare del Nucleo Operativo e Radiomobile e delle Stazioni Carabinieri della Compagnia di Pescara, ha permesso di trarre in arresto un cittadino albanese controllato a bordo della propria auto in pieno centro colpito da un ordine di carcerazione con il quale dovrà espiare 1 anno e 6 mesi di reclusione per reati commessi a Bologna. Sempre a seguito di controlli, è stata arrestata una cittadina russa, domiciliata nell’aquilano, in esecuzione alla misura cautelare in carcere per numerose violazioni del divieto di dimora in Pescara.
A Rancitelli, poi, il conducente di un motociclo è stato denunciato per porto di armi o oggetti atti ad offendere poiché trovato in possesso di un manganello telescopico ed un coltello a serramanico entrambi sottoposti a sequestro.
Durante la serata, poi, personale della Sezione Radiomobile ha arrestato un uomo residente a Milano il quale a bordo della propria auto, sul Lungomare Matteotti, ha urtato una biciletta. Alla richiesta di sottoporsi agli esami per rilevare l’assunzione di alcool l’uomo ha reagito in modo violento, aggredendo i militari sia verbalmente che fisicamente: uno dei militari intervenuti ha riportato lesioni al ginocchio ed alla caviglia. L’uomo, che dovrà rispondere di resistenza, oltraggio e lesioni a pubblico ufficiale a causa dello stato di agitazione, su disposizione del Pubblico Ministero di Turno presso la Procura di Pescara Dott.ssa G. Rana, è stato portato in carcere a Sulmona.