Italia Nostra valuta il terzo ricorso al Tar sulle aree di risulta. Il presidente della sezione Pescara, Massimo Palladini, dice al Tg8: “Non vogliamo la lottizzazione della zona”
Dopo i due ricorsi al Tar per le “verifiche aggirate” contro il progetto dell’area di risulta da oltre 70 milioni di euro già presentati nel 2023, Italia Nostra sta valutandone un terzo se la Regione Abruzzo dirà sì a un maxi mutuo da 50 milioni per costruire la sede unica su un ettaro di terreno tra la stazione ferroviaria e corso Vittorio Emanuele. “Non vogliamo la lottizzazione dell’area”, dice il presidente di Italia Nostra sezione Pescara Massimo Palladini, intervistato dal Tg8.
Ma le polemiche sulla sede unica sono finite anche in consiglio regionale: Antonio Blasioli ha spiegato che l’art.14 è una dichiarazione di guerra all’intelligenza e alla città di Pescara. Si autorizza la contrazione del mutuo per la progettazione e realizzazione della sede unica della Regione nell’area di risulta. Se prima il cemento, dice Blasioli, era solo nelle intese e nelle convenzioni tra Comune e Regione, questa legge che va in aula il 6 agosto dà il via al reperimento delle risorse.
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