Da diversi giorni, tramite segnalazioni anche sulla stampa, si fa un gran parlare del misterioso ponte di legno, sul Fiume Pescara, nel parco fluviale tra Chieti e Villanova di Cepagatti. Chi l’ha costruito? Di chi è la competenza? Perché è stato lasciato in totale abbandono?
Facendoci aiutare dai volontari dell’ERMA (Esploratori Ricerca Memoria Abruzzo), abbiamo scoperto che in realtà si tratta di un ponte, costruito sulla base dell’antico “Ponte delle fascine”, realizzato dai soldati indiani della 5° Divisione della Royal Army Inglese, tra il giugno ed il luglio del 1944, quando, dopo aver liberato Chieti, gli alleati proseguivano la loro avanzata per liberare l’Abruzzo dall’oppressione nazifascista. Un ponte di grande valenza storica, testimonianza del sacrificio delle truppe alleate. Il ponte è stato completamente dimenticato, così come altri ponti bellici, almeno una decina nella nostra Regione.
“E’ un vero peccato – ci racconta Riccardo Fusilli presidente di ERMA – perché in altre parti d’Italia queste infrastrutture vengono tutelate e valorizzate.”
Andrea Di Marco, storico di ERMA, ci spiega come, con ogni probabilità, si è giunti alla costruzione di questo ponte: “Chieti era stata da poco liberata, siamo nel giugno del 1944, e le truppe proseguivano nella direttrice d’attacco verso nord, per liberare Pescara e altre città dell’entroterra. Abbiamo recuperato documenti importanti che attestano le origini di questo ponte e siamo risaliti, perfino, alla ditta inglese che ha realizzato i prefabbricati in ferro.”
L’ERMA lancia un appello a Genio Civile, ma soprattutto alla Soprintendenza, affinché si prendano carico di queste affascinanti e preziose infrastrutture, realizzando dei lavori minimi di restauro e facendone anche luoghi di attrazione per visitatori ed appassionati, oltre che renderli agibili perché allo stato attuale sono anche particolarmente pericolosi