Naiadi: Fustinoni, scelta di richiudere, noi parte lesa. Patron Club Aquatico, “abbiamo provato a far ripartire l’impianto”
Dopo la revoca da parte della Regione Abruzzo della gestione delle Naiadi da parte del Club Aquatico – che aveva prima avuto la gestione temporanea per quattro mesi e poi l’affidamento della gestione per i prossimi 20 anni – il presidente della società pescarese Riccardo Fustinoni ha incontrato la stampa per illustrare la posizione della società, ripercorrendo quanto è accaduto negli ultimi mesi, sottolineando di considerarsi “parte lesa” nella vicenda.
“Abbiamo pensato a far ripartire l’impianto e far rientrare l’utenza – ha spiegato – e oggi mi sento in dovere verso i dipendenti, le società e gli atleti e i tecnici dare qualche chiarimento e mi sembrava doveroso anche perché abbiamo sentito in questi giorni anche cose lontane dalla realtà. Non avremmo mai voluto partecipare alla gara per la gestione ventennale perché la nostra è una società che vuole fare un passo alla volta, ma il 22 luglio abbiamo capito che per come era stato preparato il bando, c’era il rischio che nessuno si sarebbe approcciato in questa avventura e abbiamo partecipato per spirito di servizio anche perché se non partecipavamo noi le
Naiadi non avrebbero riaperto così come oggi che le Naiadi sono di nuovo chiuse”. “Ci siamo fatti carico di qualcosa – ha sottolineato – di cui forse la classe politica non si è fatta carico in questi anni Ci siamo avvalsi di consulenti e referenti finanziari amministrativi e legali e abbiamo presentato dei documenti che sono stati ritenuti validi in quanto a fideiussione e polizze assicurative. Tutto questo fatto entro il 31 luglio quando eravamo pronti a partire. Tutto fatto in modo lineare. Abbiamo presentato una fideiussione che ritenevano valida altrimenti non l’avremmo presentata. Noi nella nostra proposta avremmo fatto più del 50% di investimenti, presentando un progetto che ritengo valido. Quando vediamo oggi la revoca di un contratto ci troviamo ad essere parte lesa così come i nostri atleti e le nostre società”.
“Abbiamo dovuto dare risposte a sette enti che hanno effettuato controlli. Al normale cittadino qualche dubbio potrebbe venire. Azione mirata? Una ipotesi che mi è venuta ascoltando tanti commenti di semplici utenti. E oggi
spunta fuori il Comune e la Fin per la gestione. Nutro delle perplessità”. Lo ha detto il presidente del Club Aquatico Riccardo Fustinoni in una conferenza stampa dopo la revoca della gestione – prima affidata d’urgenza per quattro mesi, poi per 20 anni con un bando europeo – delle piscine le Naiadi da parte della Regione Abruzzo. La revoca era stata decisa lunedì scorso in autotutela con due determine dall’Agenzia regionale dell’Abruzzo per le Committenze (AreaCom) con l’annullamento di entrambe le aggiudicazioni. “Il 13 ottobre – ha ricordato Fustinoni facendo la cronistoria di quanto accaduto negli ultimi mesi – abbiamo le chiavi dalla Regione per la gestione ventennale e il 14 e 15 ottobre facciamo due giorni di Open Day, ma senza gas perché erano state staccate le utenze precedenti del vecchio gestore. Nonostante tre giorni abbiamo avuto 600 contatti. Poi sapete quello che è accaduto con la prima chiusura del 21 ottobre nel corso di un controllo dei vigili del fuoco. Il 3 e 5 novembre arrivano i Nas e la Asl e altri controlli. Abbiamo dovuto dare risposte a sette enti che hanno effettuato controlli”.
Tornando a quanto accadrà nelle prossime settimane Fustinoni ha lanciato anche un appello. “Si parla di investimenti: voglio sperare che ci siano perché quando siamo entrati noi – ha spiegato – l’impianto era in uno stato indecoroso. Ora però chiediamo che le Naiadi riaprano. Non sappiamo con chi, ma spero con il cuore che l’impianto riapra presto perché c’è un gran bisogno di far allenare i ragazzi”.