Malore improvviso, muore il ciclista spoltorese Simone Roganti. Aperta inchiesta

Malore improvviso, muore il ciclista spoltorese Simone Roganti. Aveva solo 21 anni. Il decesso è avvenuto ieri sera nella sua abitazione di Villa Santa Maria. La Proccura ha aperto un fascicolo e disposta l’autopsia

A causa di un malore improvviso è morto il ciclista spoltorese Simone Roganti. Aveva solo 21 anni. Il decesso del giovane atleta è avvenuto ieri sera nella sua abitazione di Villa Santa Maria, dove Roganti viveva con la famiglia. La tragedia si è consumata poco dopo le 22.30: subito sono stati allertati i soccorsi, ma sfortunatamente non c’è stato nulla da fare. Inutili i tentativi di rianimazione, andati avanti per più di un’ora. La Procura di Pescara ha aperto un fascicolo per indagare sulla morte di Simone Roganti. Il pm Luca Sciarretta ha disposto l’autopsia del corridore per capire le cause del decesso.

Simone Roganti era in forza alla formazione tosco-marchigiana della Mg K Vis Colors for Peace da un anno dopo aver corso per la squadra Amici della Bici di Spoltore e poi di altre formazioni, fra cui con la formazione marchigiana della D’Amico, della Beghunter e la Nuova Spiga Aurea. Roganti correva in manifestazioni under 23 ma aveva partecipato a manifestazioni professionistiche. L’ultima gara a cui aveva partecipato era stato il 16 agosto al Gran Premio Capodarco di Fermo.

Il 15 settembre avrebbe dovuto partecipare al Trofeo Matteotti di Pescara, dove aveva già corso lo stesso anno. La famiglia ha le radici piantate nel ciclismo. Il nonno è un dirigente accompagnatore dell’Aran Cucine, formazione abruzzese di ciclismo e lo zio Federico fa parte dello staff della Rcs Sport e voce del servizio radio informazioni delle corse targate Rcs e della Lega Ciclismo. Il padre Rolando era stato compagno di squadra da giovane di Danilo Di Luca, vincitore del Giro d’Italia e anche lui nativo di Spoltore. Quest’anno si è classificato settimo al Campionato italiano under 23 e decimo al Giro della Valle D’Aosta in forza alla Nazionale Under 23.

Il presidente della Federazione Ciclistica Cordiano Dagnoni, anche a nome del Consiglio Federale, dello staff della Nazionale e di tutto il mondo del ciclismo, ha espresso i sensi del più profondo cordoglio ai genitori e familiari tutti per la prematura scomparsa di Simone:

“Brutta, brutta notizia. Un bravissimo ragazzo. Era con la Nazionale, con noi, al Valle D’Aosta ed era entusiasta per aver centrato il decimo posto in classifica. Sono affranto e esprimo ai genitori tutto il nostro dolore e la nostra vicinanza”.

Massimo Giuliano: