Masci replica a Pettinari sull’area di risulta: “Ha scoperto l’acqua calda”

Masci replica a Pettinari sull’area di risulta: “Ha scoperto l’acqua calda”. L’affondo del sindaco contro il consigliere comunale: “In tanti anni ha sempre e soltanto criticato il lavoro degli altri”

“Domenico Pettinari annuncia di aver fatto una “clamorosa scoperta inedita sull’area di risulta” ma in realtà si è limitato a leggere documenti assolutamente pubblici sul progetto che stiamo portando avanti, distinguendoci rispetto a tutte le amministrazioni che si sono succedute a Pescara, che, lo dice la storia, non sono mai riuscite a cambiare il destino di quella inguardabile distesa di lamiere. La lettura dei documenti ha portato Pettinari a scoprire… l’acqua calda: dopo aver “studiato” una delibera visibile a tutti (attraverso l’albo pretorio del Comune), Pettinari ha chiamato a raccolta la stampa, gridando allo scandalo, come suo solito. D’altronde, in tanti anni – pur non avendo mai approvato in vita sua una delibera per realizzare un’opera pubblica – ha sempre e soltanto criticato il lavoro degli altri. Troppo facile, senza mai assumersi la responsabilità di una scelta. Noi invece, le responsabilità ce le assumiamo tutte, come sempre”.

Così il sindaco di Pescara, Carlo Masci, replica al consigliere comunale Pettinari sull’area di risulta. “Direi che il percorso è chiaro, ma lo spiego volentieri a chi, dall’opposizione, spara i numeri a caso su questo progetto e cambia ogni giorno le carte in tavola”, aggiunge il primo cittadino. “L’atto in questione specifica che il progetto complessivo dell’area di risulta verrà realizzato a lotti funzionali, sulla base delle risorse disponibili (anche il concetto di lotti funzionali appare di difficile comprensione per questa opposizione poco propensa allo studio e all’approfondimento serio)”.

Masci precisa che “il primo lotto, di 20 milioni e 500 mila euro (16,5 milioni di fondi della Regione più 4 milioni della Fondazione Pescarabruzzo, che ha creduto e crede nel parco centrale), prevede il progetto del parco fino all’ex stazione ferroviaria, del parcheggio nella zona sud e del terminal bus nella zona nord, con le seguenti opere: la bonifica bellica e ambientale delle aree interessate agli interventi; la realizzazione del terminal bus nella zona nord, già appaltato dalla Tua; la realizzazione dell’intera struttura del parcheggio con la messa a disposizione dei primi 320 posti auto (con la previsione nel bando che chi vincerà, completerà il parcheggio – fino ad arrivare a 800 posti – nel momento in cui saranno a disposizione le risorse necessarie, così come permette la normativa sugli appalti); la realizzazione del parco pubblico – fino all’ex stazione – a cura della Fondazione PescarAbruzzo; la sistemazione della viabilità al contorno, compreso il corridoio verde adiacente alla nuova costruzione del Ferrhotel”.

Il secondo lotto prevede invece “il completamento del parcheggio di cui sopra, per 800 posti auto, la realizzazione della piazza centrale, con acqua e ulteriore verde, di un parcheggio sotterraneo da 400 posti auto, del parcheggio nella zona nord per 900 posti auto e della sede istituzionale della Regione Abruzzo (con sala congressi e biblioteca). Queste opere verranno realizzate in parte con i 20 milioni di euro di fondi Fsc della Programmazione 21/27, già assegnati al Comune di Pescara, e per il resto con ulteriori fondi regionali. Tutto questo non è difficile comprenderlo, salvo da parte di chi non studia e preferisce fare in maniera superficiale sterile allarmismo pseudo-giustizialista”, dice Masci.

Che poi si chiede: “Secondo il consigliere Pettinari, che si erge ogni volta a Riccardo Guy nostrano, cosa avremmo dovuto fare? Forse congelare i 20 milioni e 500 mila euro? Così avremmo perso quei fondi, perché entro il 31 dicembre 2024 dovremo aver obbligatoriamente individuato il soggetto che realizzerà l’opera con quelle risorse. Noi abbiamo messo a frutto i soldi disponibili nell’unica maniera possibile, utilizzandoli: così, dopo 37 anni dal passaggio dell’ultimo treno, abbiamo cominciato i lavori di trasformazione dell’area più preziosa della città, rimasta per tutto questo lunghissimo tempo un parcheggio assolato nel cuore di Pescara. Solo in questo modo potremo finalmente mostrare, a chi verrà in centro a Pescara, o a chi uscirà dalla stazione, un altro volto della nostra città, pieno di verde e di bellezza, al posto dell’attuale scandaloso (quello è veramente uno scandalo) parcheggio a raso. Continuiamo ad essere quelli che fanno, con il sostegno della Fondazione Pescarabruzzo”.

L’opposizione, invece, “nelle sue varie sfaccettature, dal Pd ai 5 Stelle, a Pettinari, continua solo a criticare, senza avere nessuna idea e senza proporre alcuna soluzione credibile. Ma loro non sono quelli che proponevano il cemento residenziale e commerciale nell’area di risulta e volevano affidare tutti i parcheggi del centro ai privati? Ma loro non sono quelli che proponevano di spostarsi in città con la metropolitana leggera, come se le auto dovessero sparire magicamente dalla circolazione? Ecco, ci piacerebbe molto sapere se per loro i parcheggi devono essere o meno realizzati nell’area di risulta. E in che modo, visto che contestano i lavori necessari a realizzarli”, conclude Masci.