L’ex discarica di Villa Carmine da 300 mila metri cubi di rifiuti , a Montesilvano, continua a rappresentare un pericolo per l’ambiente e per i cittadini. Ad accendere nuovamente i riflettori sul problema sono stati sia il M5s che il Pd
Nel 2016 siano stati stanziati 10 milioni di euro di fondi Masterplan, ma ad oggi non sono state eseguite nemmeno le opere di barrieramento idraulico utili a evitare l’immersione dei rifiuti durante le piene del fiume Saline. Ad accendere nuovamente i riflettori sul problema sono stati sia il M5s, con la consigliera regionale Barbara Stella e i consiglieri comunali Gabriele Straccini e Gianni Bucci, sia il Pd, con il consigliere regionale Antonio Blasioli, e i consiglieri montesilvanesi Romina Di Costanzo e Antonio Saccone, e angolana Catia Ciavattella. Gli esponenti del M5s hanno ricordato che risale al marzo 2021 l’approvazione dell’Analisi di rischio ambientale che, entro i 6 mesi successi, avrebbe dovuto portare al progetto operativo di bonifica. Antonio Blasioli (PD) ha ricordato come l’ultima azione concreta sia stata quella del governo di centrosinistra, nel 2016, con lo stanziamento di 10 milioni di euro.