Noleggio abusivo d’imbarcazioni, operazione della Finanza

Noleggio abusivo di un’imbarcazione, senza regolare contratto e con pagamenti in nero. Un giro da oltre trentamila euro scoperto dai militari della Stazione Navale della Guardia di Finanza di Pescara. Le Fiamme Gialle hanno riscontrato fenomeni di abusivismo nel campo del noleggio di unità da diporto, elevando ben 34 verbali amministrativi a carico di una sola società per un importo complessivo di circa 32.000 euro.

In particolare, l’attività di controllo ha permesso di accertare che la società utilizzava un’imbarcazione dotata di regolare autorizzazione all’esercizio dell’attività commerciale, senza stipulare i necessari contratti e senza emettere la relativa documentazione fiscale, intascando in tal modo somme di denaro completamente “a nero”. Molto spesso, sono oggetto di contestazione casi in cui le imbarcazioni, a fronte di formali contratti di locazione stipulati con una controparte compiacente, vengono di fatto impiegate con equipaggio messo a disposizione dalla società proprietaria e quindi in attività di noleggio.

Di solito l’unità da diporto, registrata per uso di locazione commerciale, è di fatto utilizzata abusivamente e in completa evasione d’imposta per attività di noleggio, offrendo servizi turistici a passeggeri anche ignari.

Nella sostanza, la frode si articola nella simulazione di un contratto di locazione, nell’esecuzione in completa evasione fiscale e contributiva, di attività di noleggio di unità da diporto. L’attività svolta si inquadra nel più generale impegno della Guardia di Finanza a contrasto del fenomeno dell’evasione fiscale nel settore del diporto nautico in grado di produrre effetti negativi per l’economia, turbando la legittima concorrenza in un settore in continua espansione, a tutela di tutti i soggetti che svolgono tali attività nel pieno rispetto della stringente normativa fiscale, previdenziale e di sicurezza della navigazione marittima per il trasporto passeggeri.

La componente aeronavale del Corpo costituisce un fondamentale presidio delle acque territoriali e contigue a tutela dell’economia legale e per contrastare le attività illecite, attraverso il mantenimento dell’operatività nell’arco delle 24 ore.