La Nuova Pescara (Pescara-Montesilvano-Spoltore) rischia di slittare al 2027. Duque, il percorso si fa sempre più travagliato. Così il Presidente dell’Associazione “Nuova Pescara” Marco Camplone
E’ stato depositato in Regione un progetto di legge finalizzato ad apportare modifiche al testo che contiene le disposizioni per l’istituzione del Comune di Nuova Pescara. Primo firmatario il presidente del Consiglio regionale d’Abruzzo, Lorenzo Sospiri. La proposta, che si compone di dieci articoli e ha l’obiettivo di rimodulare la data di istituzione della nuova realtà, verrà presentata in conferenza stampa giovedì 19 gennaio, alle 10:30, nella sala D’Ascanio del Palazzo del Consiglio regionale, a Pescara, alla presenza di Sospiri e dei consiglieri regionali che hanno
sottoscritto la proposta.
Sulla questione interviene l’associazione Nuova Pescara, sottolineando, a proposito della proposta di legge, che “non se ne saprà granché fino a quando non ci sarà l’assegnazione a una Commissione, per l’iter di approvazione. “Non siamo affatto meravigliati – afferma Marco Camplone, presidente dell’associazione – Da diversi mesi denunciamo le trame della maggioranza di centrodestra contro la fusione di Pescara,
Spoltore e Montesilvano sancita dal referendum del 2014 e dalla Legge regionale del 2018”. “Auspichiamo che le opposizioni siano dure e facciamo valere anche le ragioni della democrazia e il senso stesso del referendum e della Legge – aggiunge – Lo spostamento al 2027, dopo lo spostamento già ottenuto della prima scadenza dal 2022 al 2023, è in realtà un vero e proprio tentativo di far saltare Nuova Pescara per conservare posti e stipendi. L’Associazione Nuova Pescara, che ha rifiutato di fornire qualsiasi tipo di collaborazione alle forze politiche ostili al dettato referendario e a una Legge regionale votata all’unanimità, chiede ai deputati e ai senatori abruzzesi di tutti gli schieramenti politici di adoperarsi affinché il Progetto di Legge di Sospiri non venga approvato. Nuova Pescara dovrà diventare realtà il primo gennaio 2024, nel pieno rispetto della seconda scadenza della Legge”.
“Anche i municipi furono un suggerimento dell’Associazione Nuova Pescara. Noi abbiamo ipotizzato la possibilità di farne 5 in modo da rendere omogenei, per quantità di popolazione, i territori. La rappresentanza politica non verrà a scemare. Noi auspichiamo che venga a scemare la rappresentanza della cattiva politica. I vantaggi di questa fusione sono tantissimi. Questo territorio avrà 105 milioni di euro da spendere. Se a questi sommiamo: i soldi che derivano dal risparmio in scala che viene fatto da una fusione, il contributo regionale che, finora, è solo fittizio perchè i soldi non sono mai usciti, la quantità enorme di soldi del PNRR, allora sì che possiamo ribaltare questo territorio. Certo, in tutto questo, manca un anello della catena che è quello della buona politica”.