Omicidio di Thomas, dall’esame dei telefonini emergerebbe la premeditazione

Omicidio di Thomas, dall’esame dei telefonini emergerebbe la premeditazione. Primi esiti degli accertamenti sugli smartphone dei 16enni pescaresi

L’assassino di Christopher Thomas Luciani, il 16enne di Rosciano brutalmente ucciso domenica 23 giugno con 25 coltellate nel parco Baden Powell a Pescara, stava cercando la sua vittima da due giorni, dopo che il venerdì gli aveva consegnato 70 euro in anticipo per avere dell’hashish. Non sarebbe stato, dunque, un incontro casuale, ma il presunto killer – ad agire e ad essere sottoposti a fermo sono stati due coetanei di Christopher Thomas – stava cercando il giovane.

È questo il quadro che emergerebbe dai 6 cellulari sequestrati ai ragazzi del branco e già analizzati dal consulente Fabio Biasini, incaricato dalla Procura dei minorenni dell’Aquila.

Lo riferisce il quotidiano Il Centro nell’edizione odierna. Christopher Thomas, allontanatosi dalla comunità molisana in cui viveva, arriva a Pescara e, secondo la ricostruzione de Il Centro, prende quei 70 euro senza consegnare il ‘fumo’. Con quei soldi, invece, si paga il fine settimana di libertà con gli amici. Il presunto killer per tutta la giornata di sabato cerca di contattarlo, ma lui ha il telefonino scarico e non si preoccupa di ricaricarlo, perché rischierebbe di essere rintracciato dalla comunità.

Domenica, tramite lo smartphone di un amico, Christopher pubblica sui social una sua foto con la stazione di Pescara sullo sfondo. A quel punto il sedicenne presunto killer, uscito di casa con il coltello, va a cercarlo con gli amici, tra i quali l’altro coetaneo che poi avrebbe contribuito ad accoltellare a morte il ragazzo. Dal contenuto dei cellulari, riferisce ancora l’articolo del Centro, emerge inoltre che Crox – questo il soprannome di Christopher Thomas tra gli amici – dopo il weekend di libertà voleva tornare in comunità ed era alla ricerca di dieci euro per prendere un treno per Vasto, dove si trovava la fidanzata, per poi muoversi alla volta di Campobasso.

Quel treno sarebbe dovuto partire alle 18, ma poco prima, attorno alle 17, Christopher viene brutalmente ucciso e abbandonato tra le sterpaglie, in un parco non distante dalla stazione ferroviaria. A dispetto, poi, di quanto dichiarato dal presunto assassino, lui e Crox si conoscevano: sul telefono, infatti, è stato trovato un video dei due ragazzi in scooter insieme, girato a Pescara nell’estate 2023.

Il Gip del Tribunale per i minorenni dell’Aquila, Cristina Tettamanti, intanto, ha respinto la richiesta di arresti domiciliari avanzata dai legali di uno dei due sedicenni indagati per l’omicidio. Il ragazzo è rinchiuso nell’istituto penale minorile di Bari. Non sarebbero emersi indizi e circostanze utili, secondo il giudice, a far dubitare della capacità di intendere e di volere del minore, quanto piuttosto una fredda determinazione nel commettere l’azione delittuosa. I legali del giovane avevano prodotto una consulenza neuropschiatrica infantile secondo cui il loro assistito verserebbe in una condizione di rischio suicidario per motivi preesistenti al fatto. L’altro sedicenne indagato per il delitto si trova attualmente nell’istituto penale minorile di Roma.

Massimo Giuliano: