Anche il SIULP ( Il Sindacato Italiano Unitario Lavoratori Polizia) interviene sull’omicidio di martedì scorso: “Insieme ad altri gravi fatti di cronaca restituisce l’esatta misura dell’inadeguata considerazione e sottovalutazione, da parte del Ministero dell’Interno, delle reali esigenze di una città e di un territorio complesso com’è quello pescarese”
Da tempo il Siulp ha pubblicamente sollevato la questione della grave carenza degli organici degli uffici di Polizia dell’intera provincia aggravata, a breve, dai tanti pensionamenti e dalle scarse assunzioni previste almeno per i prossimi tre anni.
“Ma nessuna Autorità pare abbia recepito tale situazione. In egual misura, in questa condizione di ristrettezze è assolutamente importante un’equilibrata gestione del personale e delle risorse economiche e strumentali, la cui soluzione, in un contesto particolare quale è quello della sicurezza, riteniamo non possa essere gestita con criteri puramente ragionieristici, cioè con i soli “numeri” da utilizzare per statistiche sterili, tranne per chi le deve o vuole rappresentare. Con tali premesse e lungi da voler innescare una sterile polemica sulle dichiarazioni rese agli organi di stampa dal sindaco di Pescara o dal senatore D’Alfonso, riteniamo che, piuttosto che commentare il grave fatto odierno per chiedere risposte immediate alle stesse Istituzioni di cui peraltro fanno parte, per la sicurezza dei cittadini farebbero meglio e bene a restare nel campo delle proprie competenze e, in virtù della rappresentanza politica e parlamentare delegata dagli stessi cittadini, prescindendo dagli schieramenti politici d’appartenenza, attivare iniziative per un concreto ed efficace sostegno a chi deve tutelare la collettività dalle aggressioni criminali, sia di quella organizzata, che di quella di più bassa lega”.
“Gli uomini e le donne della Polizia di Stato anche in questa occasione profonderanno ogni sforzo utile per assicurare alla giustizia il responsabile del crimine efferato, a patto che siano riconosciute e rispettate da tutti le competenze specifiche appartenenti a settori investigativi della Polizia di Stato. In più, nel merito della questione riguardante l’attività di prevenzione e di controllo del territorio, ricordiamo la nostra ferma convinzione sulla necessità di un modello di sicurezza unificato nelle funzioni e che faccia riferimento all’Autorità Civile di Pubblica Sicurezza. Ma di fatto nel nostro Paese, al contrario di altri europei e democratici, continua ad essere una mera utopia una razionalizzazione effettiva ed unificazione delle risorse impiegabili, posti i limiti evidenti nell’attuazione di un concreto coordinamento”.
“Quindi, ribadiamo quelle che a nostro avviso costituiscono le urgenti priorità per garantire adeguati livelli di sicurezza alla collettività. Ossia, che la Questura di Pescara deve essere immediatamente rivalutata rispetto all’ultima classificazione adottata dal Ministero dell’Interno, in modo che per conseguenza questo territorio disponga di mezzi e risorse in misura più adeguata alle tante esigenze di sicurezza quotidiana, quelle della c.d. micro-criminalità o dei fenomeni di devianza che si fronteggiano con maggior presenza di Volanti sul territorio, ma anche a quelle relative alle infiltrazioni delle grandi organizzazioni criminali nel tessuto sociale ed economico, che sono di competenza di attività investigative e di intelligence. L’organico della Sottosezione Polizia Stradale Pescara nord sia immediatamente rinforzato con almeno 6 unità, in modo da poter conseguentemente risolvere l’impegno delle Volanti nella rilevazione di incidenti stradali sull’Asse Attrezzato, S.S. 714 e centro urbano nelle occasioni in cui risultano spesso assenti sia personale della Sezione Polizia Stradale che la Polizia Municipale. In tal modo si consentirebbe alle stesse Volanti di poter espletare l’istituzionale attività di controllo del territorio in maniera più efficace, visti ad esempio gli inconsistenti risultati degli ultimi Comitati per l’Ordine e la Sicurezza pubblica e dei Tavoli tecnici di coordinamento tenutisi in tema di rilevazione degli incidenti stradali tanto nel centro urbano che nelle c.d. grandi arterie. La gestione del personale e delle risorse e strumentazioni, in un quadro di carichi di lavoro di fatto insostenibili per gli attuali organici ridotti, anziché frutto delle determinazioni assunte unilateralmente dall’Amministrazione, dovrebbe conseguire da un processo di scelte condivise, tanto al “centro” che nella “periferia”, in modo da garantire adeguata serenità negli ambienti di lavoro. Infatti, le tantissime domande di trasferimento avanzate da tutto il personale, anche dai Dirigenti e da quegli Uffici un tempo oggetto di ambizioni professionali del personale, come ad esempio la Squadra Mobile sono la diretta manifestazione della necessità di apportare con urgenza i dovuti correttivi”.