Omicidio Thomas, prova del Dna per i due 16enni in carcere

Omicidio Thomas, prova del Dna per i due 16enni in carcere. Per il 26 agosto è atteso, invece, l’esito dell’autopsia condotta dal medico legale Cristian D’Ovidio sul corpo della vittima

Saranno sottoposti alla prova del Dna i due sedicenni in carcere per l’omicidio di Christopher Thomas Luciani, il coetaneo ucciso con 25 coltellate lo scorso 23 giugno nel parco Baden Powell di Pescara. I due studenti pescaresi avrebbero accoltellato e preso anche a calci la vittima, lanciando poi sputi e spegnendo una sigaretta sul volto del ragazzino ormai esanime. Per individuare tracce che confermino quanto raccontato dal testimone e dallo stesso complice dell’assassino, la procura dei minorenni ha disposto l’accertamento genetico fissato il prossimo 19 agosto.

Per il 26 agosto è atteso, invece, l’esito dell’autopsia condotta dal medico legale Cristian D’Ovidio sul corpo della vittima che dovrebbe, secondo le differenti caratteristiche fisiche dei due presunti assassini, accertare chi ha inferto i colpi mortali al ragazzo, eventualmente alleggerendo o aggravando le rispettive posizioni. Conclusa anche l’analisi del consulente della procura sui sei telefonini del gruppetto presente quel giorno al parco (i due presunti assassini, il testimone e altri tre ragazzini), il quadro è quasi completo.

Ieri mattina a Rosciano, nella sala consiliare del Comune, è stata presentata la nuova associazione di promozione sociale, culturale e ricreativa, oltre che sportiva dilettantistica in memoria di Crox, fortemente voluta da Olga Cipriano, la nonna di Christopher Thomas Luciani. Al microfono di Antonella Micolitti l’avvocato Giacono Marganella, legale della famiglia, spiega che a preoccupare è l’escalation di episodi di cronaca che vedono protagonisti minorenni. A Pescara negli ultimi giorni un 19enne è stato accoltellato durante una rissa, all’esterno di uno stabilimento balneare di Portanuova, mentre in via Parini un altro ragazzo è rimasto ferito durante una rapina.