“Siamo in piena campagna elettorale e, come sempre in questi casi, gran parte della classe politica porta a livelli eccelsi la propria attitudine alla disinformazione. Come tale prendiamo le uscite di Chiara Trulli, prima cittadina di Spoltore, che un giorno sì e uno no rimarca la necessità, tutta della scuderia alla quale appartiene, di non procedere alla fusione con Montesilvano e Pescara nei tempi previsti dalla Legge regionale”. Così l’Associazione Nuova Pescara
“La disinformazione sta nell’omettere il finanziamento statale di 5 milioni di euro per il 2023, finalizzato a recuperare il tempo perso, e sottolineiamo perso, nel percorso della nascita di Nuova Pescara. Cinque milioni stanziati grazie alle pressanti istanze dell’Associazione Nuova Pescara, raccolte e finalizzate da D’Alfonso, Costantini, Di Nicola e Croce, ai quali va il merito di aver fatto un lavoro encomiabile per il bene della nascente città e della comunità. In tutto, lo Stato ha messo a disposizione 105 milioni di euro in un decennio per la nascente città, che rischiano di essere persi a causa di una classe politica non all’altezza della situazione. Il lavoro per giungere al maxi finanziamento non è stato fatto dalla sindaca di Spoltore e neppure dal suo predecessore. A proposito, dalla Trulli ci saremmo aspettati che avesse la personalità per emanciparsi dall’ex sindaco Di Lorito. Speranza vana. È pura disinformazione parlare di fusione a freddo. Facciamo due conti. Il referendum è del 2014, la Legge del 2018 e la scadenza è primo gennaio 2013, con la possibilità già prevista di posticipare di un anno. Quindi, 10 anni in tutto per unire burocraticamente tre città già unite nei fatti. Per la Brexit, che ci pare un filino più complessa di Nuova Pescara, è bastato meno di un anno. La realtà, triste quanto questa campagna elettorale, è che chi ha perso il referendum nel 2014 da allora ha fatto solo ostracismo e ora fa melina con la recondita speranza di annullare l’esito delle urne. Noi diciamo no a questa barbarie. Rispettare la Legge significa rispettare i cittadini, la legalità e la democrazia. Nuova Pescara abbatte i confini, inibisce i potentati e spalanca le porte al futuro. Il problema, forse, sta tutto in questa parola: futuro. Qualcuno preferisce il passato dal quale, viene da pensare, abbia ottenuto indifendibili privilegi”.