Un investimento di 5 milioni di euro in 3 anni, per portare con ambulatori mobili i servizi sanitari di prossimità direttamente nei Comuni abruzzesi più distanti dai principali nuclei urbani dove sono concentrati i punti di erogazione dell’assistenza. E’ l’obiettivo del progetto “Abruzzo in Salute”, presentato questa mattina a Pescara dall’assessore alla Salute, Nicoletta Verì, e dal presidente della Regione, Marco Marsilio
A disposizione delle 4 Asl regionali, che organizzeranno itinerari e prestazioni, secondo le indicazioni che saranno fornite dell’Assessorato regionale alla Salute, ci saranno due “case della salute mobili”: tir attrezzati di tutto punto, con ambulatori, sale d’attesa per i pazienti, oltre a strumentazioni diagnostiche che consentiranno di effettuare visite ed esami. Saranno coinvolti oltre 200 Comuni abruzzesi. “E’ un progetto importante di cui siamo orgogliosi, siamo in pochi, infatti, ad aver utilizzato i fondi del Pnrr per questo genere di attività – ha esordito il Presidente Marco Marsilio -. Con un mezzo mobile attrezzato per la diagnostica e la prevenzione raggiungeremo i centri abruzzesi al fine di offrire servizi sanitari. Questa iniziativa aiuterà a tagliare anche le liste di attesa e attivare screening mirati a prevenire le malattie”. Tra i servizi spiccano quelli legati alla prevenzione, con gli screening per il tumore della mammella, del colon retto e della cervice uterina (compresi pap test e test per il papilloma virus). Ma nelle strutture saranno effettuate anche la mappatura dei nei, la misurazione glicemica, accertamenti cardiologici e pneumologici.
“Nella programmazione della rete territoriale abbiamo previsto ospedali di comunità, case di comunità, centri di erogazione e unità mobili – osserva l’assessore regionale alla salute Nicoletta Verì -. Il mezzo mobile girerà tutta la nostra regione, sarà presente nei piccoli paesi, e fornirà assistenza di ‘prossimità’ a tutti i cittadini, specialmente a coloro che hanno difficoltà a raggiungere i punti di erogazione. Il progetto è importante – sottolinea ancora l’assessore – perché è finalizzato sia allo screening, sia alle visite specialistiche (cardiologiche, ginecologiche, dermatologiche, ortopediche, etc.). E’ un progetto, dunque, che punta a rafforzare quella prossimità che abbiamo sempre sostenuto: recupereremo le liste di attesa e accelereremo sullo screening rivolto ad esempio alle patologie tumorali”. Sarà cura di ciascuna azienda sanitaria comunicare, attraverso i propri canali informativi, le date e i luoghi in cui saranno presenti gli ambulatori mobili sul proprio territorio. I potenziali utenti coinvolti dal nuovo servizio mobile sono oltre 450mila, principalmente nelle province dell’Aquila e di Chieti, residenti nei Comuni classificati dall’Istat nelle fasce intermedia, periferica e ultraperiferica.