50 tra associazioni ambientaliste e comitati cittadini hanno manifestato in un sabato di sole nel cuore di Pescara, in piazza Sacro Cuore, per chiedere al Comune di tutelare le aree verdi
Slogan e cortei per sensibilizzare il sindaco Masci sollecitando un confronto: “Sull’ambiente si gioca il futuro della città, in quanto il verde non è un vuoto da riempire, ma anche un presidio indispensabile per la salute dei cittadini”.
“La Politica risponda alle richieste del territorio” non è uno dei tanti da piazza bensì le parole del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, in occasione della Giornata per le vittime della Mafia, pronunciate lo scorso 21 marzo a Casal di Principe. Parole fatte proprie dal Comitato di Via Fornace Bizzarri, uno degli oltre 50 tra comitati ed associazioni presenti stamattina alla grande manifestazione di protesta contro le scelte dell’Amministrazione Comunale. “Si vuole smantellare un parco pubblico, l’unico della zona, per realizzare un asilo nido che può benissimo trovare posto in un’altra area a poche centinaia di metri. Ma è solo uno dei tanti esempi di come Masci intende cementificare la città a discapito del benessere e della salute”. Questo hanno detto anche al Tg8.
Centinaia i pescaresi che questa mattina hanno sfilato e ascoltato gli interventi: non per dire un No a prescindere, ma per chiedere maggiore coinvolgimento nelle scelte strategiche per lo sviluppo della città
“Pescara non è il cortile di Masci – dice Simona Barba di Italia Nostra – ma è dei tanti cittadini che chiedono tutela per il verde e maggiore partecipazione, ed invece dobbiamo subire scelte dall’alto che vanno nella direzione opposta del bene comune.” esempio emblematico gli orti urbani di Via Santina Campana, realizzati con una spesa di 80 mila euro solo qualche anno fa, che rischiano di essere smantellati per far posto ad un’opera pubblica: “Si tratta di una splendida realtà di simbiosi tra uomo e natura – ci spiega il portavoce del Comitato Roberto Luzi – che ha consentito in questi anni benessere, socialità ed integrazione per un intero rione e che ora voglio strapparcelo via.”
A mobilitare tanti cittadini di certo le scelte compiute su ambiente e mobilità, a partire dalla nuova via Marconi, ed in particolare i progetti per la realizzazioni di immobili in aree di verde pubblico: da via Fornace Bizzarri (dove il Tar ha bloccato l’edificazione di un asilo) a San Silvestro. Duramente contestati anche gli interventi di abbattimento dei pini, da parte della Soprintendenza, nella zona del Circolo Canottieri sul lungofiume nord.
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