È cominciata la demolizione delle tre palazzine di via Lago di Borgiano lesionate nel terremoto del 2016 e per questo sgomberate
“Le ruspe sono partite e hanno definitivamente dato inizio all’abbattimento dei tre palazzi pericolanti di via Lago di Borgiano, nel cuore del quartiere Villa del Fuoco. Quei tre fabbricati, ormai disabitati da anni, verranno demoliti entro 180 giorni e al loro posto sorgerà la prima piazza-vuoto urbano che caratterizzerà il nuovo volto di un rione che deve aprirsi alla città, eliminando tutti i detrattori ambientali e creando piuttosto luoghi di incontro e di ritrovo. Ora pensiamo al prossimo impegno assunto con i cittadini del quartiere, ossia l’abbattimento del Ferro di Cavallo”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio della Regione Abruzzo Lorenzo Sospiri che stamane ha assistito all’avvio dei lavori di demolizione dei tre fabbricati di via Lago di Borgiano, ai civici 14, 18 e 22, sgomberati nel 2017 in quanto risultati pericolanti in seguito alle scosse di terremoto dello stesso anno. Presenti anche il sindaco Carlo Masci, l’assessore alla Politica della Casa Isabella Del Trecco, il Presidente dell’Ater, ente appaltante, Mario Lattanzio con la componente del Consiglio d’amministrazione Federica Camplone
“Il risultato di via Lago di Borgiano è il frutto della capacità progettuale e realizzativa – ha detto il Presidente Sospiri -. Oggi concludiamo il lavoro iniziato con il Presidente D’Alfonso e che siamo riusciti a portare avanti grazie alla collaborazione concreta dell’ingegner Rivera e dell’assessore Liris che ci hanno aiutato a salvare il finanziamento, oltre 2milioni di euro, quindi l’impegno delle Istituzioni nel portare avanti il fascicolo anche in piena emergenza Covid-19 con tutte le difficoltà suppletive annesse. A inizio anno la gara svolta dall’Ater, seguendo una progettazione condivisa perché è evidente che via Lago di Borgiano e il Ferro di Cavallo rappresentano due occasioni straordinarie che non possiamo né intendiamo sbagliare per cancellare il ricordo e il marchio di periferia da Villa del Fuoco, eliminando le case-alveare che negli anni tante criticità hanno determinato. Oggi le operazioni sono state di altissimo livello, con l’installazione del maxi-cantiere a protezione di tre edifici ormai deserti da circa quattro anni e mezzo, ovvero da quando, dichiarato il loro rischio collasso, sono stati svuotati con la sistemazione delle 84 famiglie che occupavano gli appartamenti spalmati sui tre edifici. In particolare l’impresa che si è aggiudicata l’intervento, la Rad Service Srl di Gubbio, si è preoccupata di mettere in sicurezza il fabbricato posto tra i tre numeri civici che comunque non ha alcun danno e resterà in piedi. La demolizione procederà dall’alto procedendo per sezioni orizzontali, dopo aver rimosso infissi e tutti gli elementi estranei al cemento, ciascuno da smaltire con procedura specifica, non potendo ovviamente adottare tecniche demolitive più impattanti considerando la posizione dei tre fabbricati in mezzo alle altre residenze. Al posto dei tre edifici sorgerà la prima nuova piazza di Villa del Fuoco, concepita come luogo di incontro vivo e vitale, ricordando che l’abbattimento odierno viaggia di pari passo con quella del Ferro di Cavallo, altra procedura ormai agli sgoccioli”.
All’avvio dei lavori hanno assistito il presidente del Consiglio Regionale Sospiri, il sindaco Masci e il presidente del Consiglio Comunale Antonelli, oltre a numerosi assessori e consiglieri comunali di maggioranza.
“Oggi parte la demolizione di questi palazzi che, così com’erano, rappresentavano un vero e proprio degrado – ha detto Masci – e da questa area nascerà una piazza di cui sarà presentato a breve il progetto esecutivo. Subito dopo ci concentreremo sul vicino Ferro di Cavallo che è un intervento che nessuno pensava si realizzasse”.
Il presidente dell’Ater di Pescara Mario Lattanzio ha spiegato che “le 80 famiglie che vivevano in queste palazzine lesionate dal sisma 2016 sono state già ricollocate da tempo dal Comune in altri alloggi. Questo percorso progettuale di demolizione, avviato con un’Ordinanza di demolizione quando c’era in Regione D’Alfonso, è stato poi proseguito dall’attuale governo regionale. La demolizione durerà 180 giorni per creare poi spazi all’aperto. Demolite tre palazzine per 80 appartamenti per un costo di 1,3 milioni di euro e 2 milioni per la nuova piazza che il Comune realizzerà con fondi Cipe. Abbiamo sanato una situazione anche di pericolo perché in qualche occasione qualcuno aveva tentato di entrare in questi alloggi”