Pescara: associazioni commerciali contro Masci. Se non ascoltati sarà mobilitazione

In Abruzzo i saldi partiranno il prossimo 6 luglio e a Pescara, in piena stagione, il Comune avvia i lavori di riqualificazione su Corso Vittorio Emanuele II, il 24. Le associazioni di impresa e i titolari delle attività lamentano di non essere stati minimamente ascoltati e minacciano la “mobilitazione subito”

In un lungo e dettagliato comunicato congiunto, raccontato alla stampa in un incontro allargato, le tante motivazioni che esasperano ormai da tempo gli animi di quella che è la colonna economica della città: il commercio.

“Nei giorni scorsi, in una nota inviata all’amministrazione comunale di Pescara, ci siamo detti delusi e amareggiati per la decisione unilaterale di avviare i lavori di riqualificazione di corso Vittorio
Emanuele II il 24 luglio prossimo, a fronte di una proposta formulata unitariamente dalle scriventi associazioni d’impresa e dai titolari delle attività dislocate nell’area del centro della città, di avviare invece tali interventi a partire dal 21 agosto. E questo per non danneggiare irreparabilmente la stagione dei saldi che proprio in quelle settimane vivono il loro momento clou e il flusso turistico verso Pescara che da sempre ne consegue. Ci siamo trovati di fronte, invece e per l’ennesima volta, al fatto compiuto. Ovvero la decisione di calpestare gli impegni presi, non tener in alcuna considerazione il ruolo delle forze sociali e delle imprese. Eppure avevamo formulato proposte di merito anche in ordine all’assetto della viabilità al momento dell’avvio dei lavori, indicando forme alternative per la mobilità, soprattutto dei mezzi pubblici, con la creazione di un anello a senso unico, che interessi via Ferrari (direzione nord/sud) e via Bassani Pavone (direzione sud/nord), visto che i cantieri coinciderebbero con la riapertura delle scuole. Ma niente. Lo stesso, identico punto di vista esprimiamo in ordine ai lavori di riqualificazione di corso Umberto,
che saranno avviati subito dopo quelli di corso Vittorio: non devono e non possono entrare in contrasto con i momenti più significativi per la vita delle imprese del commercio. Riteniamo più in generale – e senza ovviamente voler entrare in alcun modo nel merito di vicende sulle quali è in corso un’azione da parte della magistratura – che il settore dei lavori pubblici a Pescara vada
profondamente ripensato: soprattutto gestito in un rapporto che tenga in debita considerazione le istanze della città, delle forze economiche e sociali, delle imprese, dei cittadini. Sennò è facile
deragliare”.

“Emblematica, in tal senso, e madre di tutte le peggiori prassi, è la vicenda che da mesi e mesi investe viale Marconi, ormai elevata alla triste condizione di strada “martire” della città. Ci troviamo di fronte a un progetto completamente sbagliato: si deve prendere atto del suo fallimento totale – manca ad oggi perfino la firma del collaudatore! – procedendo rapidamente a una diversa sistemazione che tenga conto delle esigenze di attività produttive (che hanno patito cali di fatturato e perdita di clienti) e residenti; che si integri con altri interventi in corso nella stessa zona. Tutte le scelte effettuate si sono rivelate errori grossolani: con parcheggi pressoché azzerati; rotatorie cervellotiche off limits per mezzi pesanti e inagibili per i mezzi pubblici; preferenziali che procedono a zig-zag; aree di carico e scarico delle merci inesistenti, che inducono i corrieri a dover improvvisare soste nei punti più impensabili; semafori presunti intelligenti che di intelligente hanno la sola capacità di trasformarsi in bancomat per le casse comunali, perché dotati di meccanismo di funzionamento che si rivelano solo trappole per gli automobilisti, con multe salatissime e perdite di punti sulle patenti. A questo proposito, vorrà pure dire qualcosa la presa di posizione di autorevoli esponenti delle istituzioni – come il Prefetto di Chieti – che seppure in contesti differenti, ma per lo stesso tipo di strumenti, hanno sollecitato in queste ore da parte delle amministrazioni l’uso di strumenti più trasparenti verso gli utenti! Abbiamo chiesto di avviare un piano di modifiche, recuperando parcheggi, riqualificando marciapiedi, inserendo una pista ciclabile che aiuti la mobilità sostenibile. Ed abbiamo chiesto di prendere in considerazione un assetto coordinato con la parallela via Benedetto Croce, dove sono in corso interventi, magari con la scelta di un anello di sensi unici.
Ma le nostre ragioni di doglianza vanno oltre le questioni legate alla viabilità, perché le criticità nel rapporto con l’amministrazione comunale della città affondano anche su altri punti, sui quali la discussione si sviluppa da tempo, e che non hanno trovato risposta alcuna in grado di soddisfare le esigenze degli operatori che abbiamo rappresentato: parliamo del regolamento igienico-sanitario che va assolutamente riveduto e piano di risanamento acustico: temi di grande attualità che vedono applicati a Pescara criteri interpretativi non più attuali, ma in grado di mettere in ginocchio aree di grande rilievo per l’offerta turistica. Queste sono le nostre proposte. Proposte di buon senso. Proposte di chi ama la città. Le reitereremo all’amministrazione comunale, chiedendo – rapidamente – il loro accoglimento. Altrimenti sarà mobilitazione. Subito!”.

Barbara Orsini: