Dopo gli ultimi fatti di cronaca, tra auto bruciate e criminalità persistente, tornano in strada i cittadini di via Caduti per Servizio, a Pescara
“È una brutta abitudine di alcuni politici locali interessarsi alle questioni solo quando arrivano ai “disonori” della cronaca. È un chiaro segnale per capire che alcuni rappresentanti istituzionali cercano nei drammi dei cittadini una visibilità personale che nulla ha a che fare con la volontà di risolvere realmente un problema. Oggi, che Via Caduti per Servizio torna agli onori tristi della cronaca per incendi, spaccio e criminalità, questi signori si svegliano: annunciano commissioni, annunciano sopralluoghi e interventi. E dove erano fino a ora?” ad affermarlo è il Vicepresidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari, che da anni si batte per la sicurezza nelle periferie e questa mattina è tornato in Via Caduti per Servizio, nel quartiere di Fontanelle, al fianco di associazioni e cittadini che chiedono un intervento concreto delle istituzioni a seguito degli episodi incendiari che si sono verificati nella zona.
“Per anni non hanno ascoltato i cittadini. Non hanno ascoltato chi, come il sottoscritto, è andato costantemente a verificare e poi a riportare cosa accadeva in quella strada e in tante altre periferie di Pescara. Ci ho messo la faccia più di una volta per dare voce a chi non ha più parole. Oggi, chi viene in questi luoghi solo alla scadenza di una legislatura o si ricorda di Via Caduti per Servizio solo quando ci sono titoloni di giornali, dovrebbe vergognarsi. Un buon amministratore, a maggior ragione se siede in maggioranza di governo – incalza Pettinari – avrebbe dovuto evitare che arrivassero quei titoloni e migliorare, lavorando con abnegazione, la qualità della vita di questa gente esasperata.
Sono loro che sono al Governo del Paese, della Regione e del Comune. Da tempo avrebbero dovuto deliberare e legiferare, perché hanno il potere di farlo. Una buona amministrazione comunale – continua – dovrebbe essere presente sul territorio con dedizione, essere all’ascolto dei cittadini con costanza e continuare a puntare il faro sulle criticità che attanagliano le periferie, affinché si risolvano le problematiche, anche con l’aiuto della Regione e del Governo. Soprattutto quando a guidarli è la stessa compagine politica.
Perché invece di annunciare commissioni speciali non chiedono e ottengono l’attivazione dell’operazione “Strade sicure” per le periferie a rischio? Perché non attivano nell’immediato i posti fissi di Polizia locale qui in Via Caduti per Servizio, come è nelle prerogative del Sindaco? Sono anni che lo chiediamo!
Bisogna agire e dare una risposta immediata agli atti criminali che si sono verificati e bisogna farlo nel segno della legalità e della giustizia. Abbiamo potuto constatare che l’aumento delle forze dell’ordine, con un presidio fisso di polizia h 24, ha portato indiscussi benefici: nel 2011, per circa sei mesi, la strada fu presidiata dai militari ed anche dalla polizia locale e i cittadini onesti avevano ripreso possesso delle aree comuni e non c’erano risse in strada o spaccio. Un provvedimento interrotto senza motivo, e in seguito Via Caduti per servizio è stata abbandonata per troppi anni. Una strada in cui insistono 500 alloggi Ater di edilizia residenziale pubblica, con circa 1500 residenti. Non è una via di passaggio o di passeggio, ma potrebbe essere un luogo tranquillo dove vivere e si sarebbe potuta evitare l’escalation di criminalità che stiamo registrando negli ultimi mesi, se solo l’Amministrazione comunale e la Regione Abruzzo avessero ascoltato le denunce dei residenti.
Purtroppo però, paradossalmente, il Centrodestra, che si fece promotore della sicurezza a reti unificate, sembra aver addirittura peggiorato le cose con l’abbattimento del Ferro di Cavallo. Centro destra che in continuità con la precedente giunta di centro sinistra non riesce a risolvere il problema delle periferie . Una soluzione spot che non ha risolto il problema a Rancitelli, visto che la criminalità si è spostata solo di poche decine di metri, e ha intensificato i traffici illeciti nelle altre periferie. Un rischio che avevamo ampiamente preannunciato, ma nessuno ha voluto ascoltare. Per questo trovo stridente il Presidente della Regione nelle tv nazionali che propaganda sul grande merito del Centrodestra per l’abbattimento del Ferro di cavallo, attuando una narrazione strumentale, che nulla ha a che vedere con lo stato reale in cui si trova quella periferia, e tutte le altre della città.
Ora basta – conclude Pettinari – invece di fagocitare anche Via Caduti per Servizio in nome della propaganda, il Centrodestra si attivi per ripristinare i dovuti controlli o le misure di contenimento: operazione “Strade Sicure”, posti fissi di Polizia locale e decoro urbano, che dia una reale percezione della presenza dello Stato nella strada e il centro sinistra scelga il silenzio perché non può sicuramente pontificare su un tema, quello della sicurezza, dove ha ampiamente fallito quando era al governo della città. Noi non smetteremo mai di raccontare come stanno realmente le cose, non smetteremo di ascoltare la cittadinanza e di dare tutto il supporto che possiamo, affinché chi di dovere attui le normative vigenti e metta la parola fine all’inferno che si vive in alcune periferie”, conclude.