Si è tenuta oggi la conferenza stampa di “Insieme, per il cuore dei bambini”: sonde ecografiche per la diagnostica cardiologica pediatrica donate alla Asl di Pescara. Le associazioni “Progetto Noemi” e “Due ali per Pescara” hanno collaborato per raccogliere i fondi
Il materiale donato è già in uso ed ha permesso di eseguire la valutazione specialistica di numerosi piccoli pazienti, anche grazie alla recentissima integrazione nel personale della U.O.C. Pediatria Medica di un Dirigente Medico pediatra con consolidata esperienza di cardiologia pediatrica, proveniente da altra regione.
“La collaborazione tra associazioni per raggiungere rapidamente un obiettivo chiaro e misurabile – ha dichiarato il Direttore Generale, Vincenzo Ciamponi – è un valore aggiunto in questa occasione che testimonia come la sinergia aumenta la capacità di intervento rapido ed efficace al fianco della sanità pubblica”.
Sono intervenuti il Direttore Generale ASL Pescara Vincenzo Ciamponi, il Direttore Amministrativo Vero Michitelli, il Direttore UOC Pediatria Maurizio Aricò, il Presidente dell’Associazione “Progetto Noemi” Andrea Sciarretta, il Presidente ed il Responsabile scientifico dell’Associazione “Due ali per Pescara”, Aldo Di Cosmo e Giuliano Lombardi.
E poi ancora Miriam Severini, Vice presidente della Kiwanis Chieti Pescara, Nicolino Casale, dirigente della Polizia Municipale di Montesilvano e Roberto Marzoli, Presidente del gruppo sportivo della Polizia
Municipale di Montesilvano, il Rotaract club ed una mamma in rappresentanza della classe 5^ A dell’Istituto Modesto Della Porta di Guardiagrele, plesso di Via Cavalieri, la classe di Noemi.
Le associazioni Progetto Noemi” e “Due ali per Pescara” hanno collaborato per raccogliere dei fondi dedicati alla acquisizione di sonde ecografiche per la diagnostica Cardiologica pediatrica e del relativo software, che hanno donato alla ASL Pescara. Questo ha permesso alla U.O.C. Pediatria Medica dell’Ospedale di Pescara di avviare l’attività di Cardiologia Pediatrica con la relativa ecocardiografia, che mancava nell’offerta assistenziale del reparto, rendendo necessario ricorrere talvolta al centro pediatrico di Ancona.