Forza Italia, Fratelli d’Italia, Lega e UDC insieme. Il centrodestra compatto sostiene il sindaco Masci dopo l’inchiesta che ha portato all’arresto di Fabrizio Trisi
Al Tg8 l’onorevole di FdI Guerino Testa: « L’inchiesta ha investito un dirigente e non il personale politico come è capitato nella passata amministrazione. Nessuno si può permette di dare la patente di legalità e la Giustizia continuerà a fare il suo lavoro. Noi continueremo a fare il nostro. I cittadini poco sono interessati dalle beghe interne di Palazzo di Città ma molto alle risposte importanti per una realtà importante come Pescara »
“La politica non ha gli anticorpi – ha dichiarato al TG8 il vice presidente del Consiglio regionale Domenico Pettinari – e ringrazio la Procura della Repubblica per il suo prezioso operato. Stiamo vivendo uno dei più grandi scandali mai capitati a Pescara, uno spaccato orribile e abominevole che grida vendetta. Oltre a danneggiare gravemente il nome del comune di Pescara, ritengo che la parte politica, anche se non indagata perché si parla della tecno-struttura abbia responsabilità politica di tutto ciò che accade in un comune. Stiamo ancora parlando di dimissioni. I cittadini sono molto intelligenti e mi auguro che diano la possibilità a persone serie e che fanno della legalità una ragione di vita, di poter governare davvero questa città perché questa città ha bisogno di legalità”.
“Le dimissioni del sindaco di Pescara Carlo Masci sono a questo punto persino dovute. L’incapacità di gestione amministrativa emersa nell’ambito dell’inchiesta che ha pesantemente coinvolto il Comune di Pescara, sommata alla negligenza e all’assenza di controllo, è aggravata dalle sue recenti dichiarazioni pubbliche. Oltre che imbarazzanti, sono offensive. Per il ruolo che Masci ricopre,
per l’istituzione che guida (che dovrebbe guidare), per le cittadine e le cittadini che lo hanno eletto”: così Michele Fina, senatore del Partito Democratico.
“I tentativi di sviare l’attenzione enfatizzando gli aspetti comunque molto gravi che riguardano l’assunzione di sostanze stupefacenti, culminati con il grottesco annuncio dei test antidroga in municipio, sono inutili e penosi. Il punto è che il sindaco e l’amministrazione non governano la città di Pescara, hanno delegato il controllo di procedure decisive per lo sviluppo alla parte dirigenziale, e non hanno vigilato sul loro operato. Sostenendo la tesi della totale separazione tra politici e tecnici, Masci prova a scansare le responsabilità, ma così facendo non fa che ammettere la propria completa irrilevanza. Pescara merita un sindaco e un’amministrazione che sappiano scegliere e sostenere, anche attraverso la necessaria vigilanza, la trasparenza e la regolarità delle procedure che derivano dalle decisioni politiche, specialmente quando, come ha fatto a più riprese il Pd in Comune, di rischi e opacità si è messi in guardia in anticipo”.