Pescara: il comune pronto a bonificare i Palazzi Clerico, le spese addebitate ai proprietari

Bonifica Palazzi Clerico, il comune pronto ad intervenire. Le spese saranno addebitate ai proprietari dei due immobili

“Palazzi Clerico, si volta pagina. Emesse le ultime ordinanze per imporre ai proprietari la bonifica dei due scheletri privati che campeggiano a due passi dal Ferro di Cavallo in via di demolizione, il prossimo 14 ottobre scadranno i termini per impugnare i provvedimenti. Tutte le previsioni lasciano intendere che le ordinanze resteranno inottemperate e a quel punto sarà direttamente il Comune a provvedere a proprie spese sia con la bonifica ambientale dell’intera area che con la realizzazione di una recinzione efficace per poi rivalersi, ovviamente, sui proprietari sotto il profilo delle economie spese. Lo ha ufficializzato l’assessore all’Ambiente e all’Edilizia Isabella Del Trecco nel corso della seduta della Commissione Ambiente. Gli uffici hanno già individuato la ditta che effettuerà l’intervento e che nei prossimi giorni eseguirà un sopralluogo sul posto per verificarne le condizioni di grande criticità”. Lo ha detto il Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli ufficializzando l’esito della seduta che ha visto la presenza dell’assessore Isabella Del Trecco.

“La vicenda dei Palazzi Clerico va ormai avanti da quarant’anni con uno strascico giudiziario inimmaginabile – ha ricordato il Presidente Petrelli -. I due promotori dell’iniziativa edilizia, i fratelli Clerico, ormai non sono più tra noi, e come ha spiegato l’assessore Del Trecco oggi abbiamo un dialogo aperto con gli eredi, figli e nipoti che hanno preso in mano la situazione. In realtà fino a qualche mese fa eravamo in prossimità della vendita degli scheletri per i quali era stata prevista la demolizione e la successiva ricostruzione di un progetto di social housing, con servizi per i cittadini. Purtroppo un imprevisto di natura familiare dei proprietari ha fatto saltare la vendita, non consentendo al notaio di chiudere la vendita e ora che è stato risolto il problema familiare, i potenziali acquirenti non hanno più interesse a procedere, forse anche per un problema di finanziamenti. E siamo tornati al punto zero, ovvero a una situazione di assoluta insostenibilità: i Palazzi Clerico sono giorno e notte occupati da senzatetto e disperati che vivono accampati in una immensa discarica a discapito delle decine di famiglie perbene che hanno la sorte di abitare accanto a quegli scheletri, assistendo a un osceno e insopportabile viavai di ogni genere di umanità, donne e uomini che fanno i propri bisogni all’aria aperta, indifferenti della presenza o meno di bambini alle finestre, di fatto costringendo tutti i cittadini della zona a vivere barricati in casa con le tapparelle abbassate per non assistere a ciò che accade fuori.

Appena la scorsa settimana l’assessore Del Trecco ha effettuato l’ennesimo sopralluogo sul posto con la Polizia municipale e con uno dei proprietari per capire quali siano le intenzioni degli eredi Clerico a fronte dell’obbligo, non più procrastinabile, di bonificare la zona e di due nuove ordinanze emesse dal Comune: la prima, appunto, per imporre la pulizia dell’area, che oggi è una palude di melma e rifiuti; la seconda inerente alla parte strutturale, nutrendo dubbi sulla stabilità dei due scheletri dopo oltre quarant’anni, e sull’obbligo di recintare in modo efficace l’area, visto che l’attuale recinzione di lamiera viene divelta appena dopo essere stata installata. Per la stabilità strutturale, gli eredi Clerico hanno presentato una relazione firmata dall’ingegner Marco Pasqualini secondo il quale non ci sono problemi di agibilità. Resta aperta invece la questione della bonifica che i proprietari non stanno di fatto realizzando, così come la recinzione che continua a essere penetrabile. A questo punto l’amministrazione comunale ha dato il proprio ultimatum agli eredi – ha detto ancora il Presidente Petrelli -: il 14 ottobre scadranno i 120 giorni dall’emissione dell’ordinanza entro i quali i Clerico possono presentare ricorso. In assenza di impugnazione, e in evidenza di inottemperanza, interverrà direttamente il Comune che ha già individuato una ditta che dovrà effettuare la bonifica, la pulizia, la rimessa in pristino del terreno e realizzare la recinzione dell’intero complesso al fine di impedirne la violazione da parte di chiunque. Ovviamente sarà il Comune ad affrontare la spesa iniziale, ma poi ci rivarremo sulla proprietà recuperando i costi. La ditta individuata effettuerà nei prossimi giorni un sopralluogo sui Palazzi Clerico accompagnata dalla Polizia municipale, anche perché già sappiamo le criticità che troveranno, a partire da decine di senzatetto disperati. A questo punto manca poco per far partire il conto alla rovescia per iniziare a restituire dignità al sito”. Si legge infine nella nota a firma del Presidente della Commissione Ambiente Ivo Petrelli.