Il nuovo molo nord di Pescara non sarà solo una passeggiata sul mare che correrà lungo lo sbocco del fiume, ma la parte di un progetto più ampio che garantirà una migliore fruibilità del porto della città adriatica, da anni alle prese con problemi di insabbiamento e dragaggio
I lavori per la realizzazione del cosiddetto 2° lotto, che avranno un costo complessivo di costerà 12 mln e 700 mila euro, sono stati presentati in conferenza stampa con la firma del contratto di aggregazione delle imprese che realizzeranno i lavori.
«L’Arap è soggetto attuatore dell’opera per conto della Regione», ha spiegato da Giuseppe Savini, presidente dell’Arap, l’agenzia regionale per le attività produttive.
Il nuovo molo nord sarà anche punto di attrazione turistica che accoglierà trabocchi e ristoranti, ha dichiarato il sindaco di Pescara Carlo Masci. Per Lorenzo Sospiri, presidente del Consiglio regionale, l’importanza dell’opera va letta anche in termini di contenimento dei rischi alluvionali del fiume Pescara, che con i due nuovi moli sarà “accompagnato” nello sbocco più al largo.
«Far decollare la portualità abruzzese è un’operazione estremamente ambiziosa, considerando la difficoltà in cui versavano i nostri porti senza tralasciare le annose problematiche strutturali, talvolta insormontabili», ha aggiunto il governatore Marco Marsilio nel corso della conferenza stampa. «Fortunatamente il futuro del porto di Pescara sembra già delineato. Esiste, infatti, una base sulla quale verrà costruito il molo vero e proprio che, all’incirca, almeno in termini di percorribilità, ricalcherà quello che dovrà essere demolito nel momento in cui partirà l’appalto relativo al molo sud che porterà alla deviazione della foce del fiume Pescara. Ovviamente non avendo competenze tecniche, ci possiamo solo affidare al lavoro dei tecnici rispetto ai quali, peraltro, sono estremamente fiducioso. L’obiettivo finale è quello di risolvere le problematiche del porto canale, in primis quelle legate all’insabbiamento della foce ed alla difficoltà dei pescherecci di entrare e uscire dal porto canale. Infatti, al termine di tutti i lavori, i pescherecci verranno portati fuori dal porto canale avendo la disponibilità di una nuova darsena in diretto collegamento con il mare aperto. Circostanza che dovrebbe, quantomeno, portare ad un netto miglioramento rispetto alla situazione attuale.»