Esperti della riabilitazione a confronto con focus sulla riabilitazione del pavimento pelvico all’Aurum di Pescara oggi nel Congresso Regionale Simfer Abruzzo
“Ancora oggi un alone di tabù e verità nascoste rende poco noto il tema della riabilitazione del pavimento pelvico soprattutto nell’uomo – spiega la Dott.ssa Giuseppina Franzone, segretario regionale SIMFER Società Italiana di Medicina Fisica e Riabilitativa, responsabile UOSD Medicina Fisica e Riabilitazione della ASL di Teramo e Responsabile Scientifico del Congresso – La riabilitazione del pavimento pelvico è una branca della Medicina fisica e Riabilitazione che si occupa delle disfunzioni del perineo, un sistema muscolare complesso localizzato nel basso ventre senza distinzione di genere. Questo tipo di riabilitazione tratta una sfera particolarmente intima della persona – sottolinea la Franzone – e per questo si fa difficoltà ad affrontare la tematica nonostante già dal 1948 il Pelvic Floor Muscle Treatment (PFMT) iniziò ad essere prescritto come terapia elettiva per l’incontinenza urinaria ma è arrivato il momento di aiutare in concreto i pazienti. I dati presenti in casistiche e letteratura sono altamente sottostimati ma guardando in concreto al lavoro quotidiano, oggi le richieste sono sempre più numerose da parte dei pazienti ai quali gli specialisti urologi, proctologi e ginecologi consigliano trattamenti di riabilitazione del pavimento pelvico e non riescono a trovare risposta negli sportelli pubblici sentendosi così costretti a sottoporsi ai trattamenti in privato oppure a rinunciare alle cure.
La riabilitazione del pavimento pelvico è un trattamento efficace nella incontinenza urinaria da sforzo da urgenza o mista sia nei maschi che nelle femmine. L’incontinenza fecale maschile e femminile, nei prolassi vescicali e del retto nella dispareunia/vulvodinia o dolore sessuale, nel dolore pelvico e lombare cronico maschile e femminile.
Occorre precisare che la riabilitazione del pavimento pelvico gioca un ruolo fondamentale non solo nel pre e post parto, a causa delle grandi modificazioni corporee che la gravidanza comporta, ma anche prima e dopo interventi alla prostata, alla vescica, all’uretra e all’utero, sia a scopo preventivo che curativo; spesso, infatti, la fisioterapia può aiutare a scongiurare o limitare il pericolo dell’incontinenza e dei prolassi.
È necessario un lavoro di team multiprofessionale altamente qualificato in un percorso ad hoc studiato per la corretta riabilitazione e puntare alla ripresa funzionale del pavimento pelvico in modo da attenzionare anche la spesa – conclude la Franzone – del sistema sanitario nazionale riducendo incisivamente le prescrizioni dei presidi assorbenti e soprattutto così migliorare la qualità di vita dei pazienti”. Nell’intensa giornata congressuale di approfondimento e confronto sul presente e soprattutto sul futuro della riabilitazione si discuteranno i maggiori temi della riabilitazione come riabilitazione osteo-articolare, riabilitazione in oncologia, riabilitazione neurologica, riabilitazione respiratoria in sinergia con ASL ed istituzioni.
Il mondo della riabilitazione è fortemente dinamico ed in piena espansione; nel quadro socio-sanitario attuale si rende necessario un ammodernamento e nuovo settaggio pertanto sono stati invitati ad intervenire alla Tavola Rotonda delle ore 12 di venerdì 17 Novembre Nicoletta Verì, Claudio D’Amario, Maurizio Di Giosia, Ferdinando Romano, Vero Michitelli e Thomas Schael. La SIMFER è l’associazione scientifica dei medici che operano nell’ambito della Medicina Fisica e Riabilitativa costituita a Torino nel 1958 attualmente conta oltre 2800 iscritti. La SIMFER non ha fini politici o sindacali prevede altresì iscritti sostenitori: privati, società, enti, istituzioni che decidano liberamente di partecipare alla attività scientifica della società.