Pescara: infermieri in piazza contro l’immobilismo della politica “insensibile e sorda”

Anche in Abruzzo infermieri sul piede di guerra. Il sindacato ‘Nursing Up’ alza la voce ed esprime il suo dissenso verso una politica insensibile

Governo e Regioni devono svegliarsi dal torpore per dare inizio a un nuovo futuro per la sanità italiana. Si è così riaperta la stagione della protesta degli infermieri italiani.

Patrizia Bianchi-Consigliere Referente Regionale Sindacato Nursing Up: “Valorizzazione economica e sicurezza sul lavoro sono i temi caldi della protesta. Siamo gli ultimi in Europa. Lo stipendio dell’infermiere italiano è giusto la metà di quello che percepisce un infermiere inglese. Vogliamo rispetto e dignità. Abbiamo parlato con l’assessore Verì. Abbiamo ricevuto le garanzie richieste sulla sicurezza dei posti di lavoro, sulla stabilizzazione e la reinternalizzazione del personale. Siamo molto soddisfatti. In Abruzzo mancano 1700 infermieri. C’è carenza di personale. Lo sciopero nazionale è confermato nella giornata di venerdì 8 aprile”.

 

Barbara Orsini: