Lo scrittore Odeh Amarneh a Pescara per presentare il suo libro “Memorie di un ragazzo di serie B”: appuntamento organizzato dalla Cgil
Una storia individuale ma allo stesso tempo universale, vicende che parlano di ingiustizia, sofferenze, difficoltà. Avvenimenti che hanno cambiato la vita di un ragazzo palestinese e che potrebbero riguardare l’umanità intera. Lo scrittore Odeh Amarneh è stato a Pescara per la presentazione, organizzata dalla Cgil Pescara, del suo libro Memorie di un ragazzo di serie B.
Un racconto amaro, non senza sprazzi di ironia, che parla dei lunghi mesi di prigionia, a cavallo degli anni ’90, nelle carceri israeliane.
Odeh è un bambino spensierato, felice, come può essere qualsiasi bambino in tante parti del mondo. Diventa adulto in maniera del tutto precoce, a causa della prima Intifada del 1987, la rivolta popolare che riguarda i territori occupati venti anni prima da Israele e che va da Gaza alla Cisgiordania. Disobbedienza civile, scontri con le forze occupanti. Il risultato sono rastrellamenti che vedono finire in prigione anche adolescenti. Ingiurie, poco cibo e torture per estorcere i nomi dei compagni di lotta. Odeh non parla e non lo farà fino al giorno del suo rilascio.
Il paradosso bellissimo è che l’autore usa lo sguardo di un cronista, scrive come un poeta ed esprime l’amore per il suo Popolo, con un unico sogno: la pace.
A dialogare con l’autore nell’incontro moderato dalla giornalista Daniela Senepa sono stati: Luca Ondifero, Segretario della Cgil Pescara, Antonino D’Este Orioles, Rettore dell’Accademia Studi Economici e Sociali Estense, Alessandra Genco, Segreteria Generale Cgil Pescara, e Maurizio Acerbo, Segretario Nazionale del Partito della Rifondazione Comunista