Non demordono gli agricoltori abruzzesi in protesta contro quelle che hanno definito scelte “scellerate” dell’Unione Europea. 300 i trattori ancora presenti all’ex Cofa di Pescara, arrivati da tutto l’Abruzzo. Ieri un incontro con Marsilio
Hanno sfidato il freddo della notte i manifestanti, con trattori al seguito, fermi nel chiedere all’Europa di modificare scelte che condurrebbero all’estinzione dell’agricoltore così come inteso e vissuto da secoli, alla distruzione del made in Italy e a tipi di cibo che non rispecchiano la tradizione, per non parlare del caro gasolio. Animata assemblea stamani con Carlo D’Onofrio, organizzatore: è lui a riferire ai manifestanti le richieste esposte al Governatore Marsilio, domande in attesa di risposte.
“Così non si può più andare avanti – dicono gli agricoltori al Tg8- molti di noi non ce la fanno a reggere il peso economico e non poche aziende hanno chiuso i battenti”. Ci sono incomprensioni anche con i sindacati “rei – secondo i manifestanti – di non essere presenti”. Si resta in attesa dei prossimi incontri anche a livello nazionale.