“Ragionamento e confronto”. E’ quanto chiede Florio Corneli, presidente di Federmanager Abruzzo e Molise, sul tema dell’ex Cementificio di Pescara
“L’abbattimento della struttura ritornato in auge in questi giorni, a nostro avviso, sarebbe un grave errore e priverebbe Pescara di quella parte di archeologia industriale che altre città, negli ultimi decenni, hanno saputo valorizzare a dovere. Sarebbe, peraltro, un perseverare sui vecchi errori perché qui abbiamo già demolito troppo, a cominciare dalla Piazzaforte borbonica per finire alla Filanda Giammaria. Il passato va rispettato perché racconterà quello che siamo stati. Inoltre, è ora di cominciare a pensare in chiave Nuova Pescara, quindi la grande città che comprende anche Spoltore e Montesilvano, le cui amministrazioni vanno assolutamente coinvolte in questo discorso e in altri”.
Il ragionamento di Corneli riguarda soprattutto i giovani. “La difficile convivenza tra i giovani e i meno giovani è un tema ricorrente, cominciato al tempo del boom di Pescara Vecchia e spostatosi da qualche anno su piazza Muzii e via Battisti, teatro di una movida mal vista dai residenti. L’ex Cementificio, recuperato a dovere, potrebbe essere un grande polo per le attività dei giovani, anche notturne. Aggiungo che sull’altra sponda del fiume Pescara c’è la Città della Musica, sulla quale sono stati spesi tanti soldi pubblici senza che abbia funzionato un solo giorno. L’ex Cementificio e la Città della Musica, adeguatamente valorizzati e collegati da un ponte pedonale, sarebbero un grande polo per le arti, per la ristorazione e per l’intrattenimento. Federmanager ritiene che si debba avviare subito un confronto e cita il buon esempio del recupero dell’Aurum. “L’ex liquorificio, nel cuore della pineta dannunziana, è un esempio calzante di quanto sia importante l’archeologia industriale”.