Pescara, Pignoli: “Senza RdC il caro libri inciderà sulle famiglie meno abbienti”

“Sempre più persone sono in difficoltà economica anche a Pescara per la decisione del Governo di abolire il reddito di cittadinanza. E a questo si aggiungono aumenti di benzina, beni di prima necessità, di gas e luce e ultimo solo in ordine di tempo i testi scolastici e il materiale di cancelleria”

Lo ha detto questa mattina in conferenza stampa il capogruppo Udc al comune di Pescara Massimiliano Pignoli che ha indicato quelle che sono le proposte per poter sopperire ad una situazione che per molti nuclei familiari rischia di diventare esplosiva.

“La gente non riesce più ad andare avanti e tra pochi giorni apriranno le scuole e molte famiglie non sanno come acquistare i libri. Prima chi aveva il reddito di cittadinanza o con lavori quotidiano poteva sopperire, oggi invece in molti sono rimasti senza una occupazione e non sanno come fare per andare avanti e anche come poter mandare i figli a scuola. Per questo già in settimana chiederò un incontro al sindaco Carlo Masci e all’assessore Nicla Di Nisio e con il dirigente alle Politiche Sociali perché voglio capire quali sono i progetti dell’Amministrazione Comunale di aiutare queste persone e andare incontro alle famiglie in difficoltà in vista di un autunno che si prevede caldo ma non a livello meteorologico. Non si può solo affidarsi solo alle associazioni che operano sul territorio e al gran lavoro che svolge la caritàs, ma occorrerà anche un impegno concreto del Comune perché altrimenti a settembre ci troveremo con dei ragazzi sui banchi di scuola senza libri o materiale di cancelleria. Questo non deve accadere – prosegue Pignoli – perché nello stato sociale deve essere garantita pari dignità. Come recita l’art. 3 della Costituzione Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali e quindi bisognerà lavorare affinché questo avvenga. Non nego – conclude Pignoli – la mia preoccupazione che giro al sindaco, al Provveditorato, agli insegnanti e a tutte le istituzioni che devono lavorare per colmare queste problematiche urgenti”.

 

Fabio Lussoso: