Quattro distretti per un unico obiettivo, rivitalizzare il commercio cittadino: a Pescara lo shopping si fa nel Centro Commerciale Naturale promosso dal Comune e dall’assessore alle attività produttive Giacomo Cuzzi.
Dei quattro distretti previsti – Centro, Pescara Sud, Pescara Colli e Pescara Nord – è già operativo il primo, gli altri seguiranno a breve.
“Pescara Shopping Village – conferma l’assessore Cuzzi – si sviluppa in quattro distretti. Il primo a partire è il distretto di Pescara Centro, per la maggiore concentrazione di negozi e perché ha già avviato un percorso in sinergia con tutta la filiera. Le cose scritte nei programmi elettorali vengono rispettate e diventano dei fatti. Dentro il quadrilatero del Centro Commerciale Naturale, con il primo stanziamento, nel 2017 abbiamo promosso varie attività. Si parte da una regia unica, con un’offerta commerciale di qualità, promozione e marketing, eventi, nuovi strumenti da dedicare ai commercianti e ai fruitori. Abbiamo anche studiato una App che ci consentirà di dare informazioni sull’ubicazione dei negozi, sulle offerte in corso, ma anche di mettere in comunicazione fruitori e commercianti per agevolare sconti e promozioni, Cureremo anche segnaletica, vetrofanie e shopper e penseremo agli interventi sui negozi sfitti. Stiamo finendo di stampare i materiali, abbiamo fatto un censimento per raccogliere tutti i dati necessari a calibrare le azioni e fra qualche settimana in centro appariranno tutte queste cose. Qualche giorno fa abbiamo inoltre approvato in Giunta una delibera per il prelievo dal fondo di riserva di 50.000 euro per lo Shopping Village, strategia unica per frenare lo strapotere dei centri commerciali che si trovano intorno alla città. Questo è un risultato molto importante e significativo, che si accosta a diversi risultati già messi a segno, dal plurinegozio, all’abolizione della tassa per le insegne, nuove opportunità di occupazione di suolo pubblico dei dehor per il centro, il consumo sul posto e tutte le manifestazioni che hanno fatto registrare una crescita importante. Tutto questo ci ha portato al terzo posto in Italia, con un +18% di crescita nel settore enogastronomico, e ci ha visto all’ottavo posto in Italia per cultura e intrattenimento: sono dati che attestano la bontà del nostro lavoro. Inoltre, nel bilancio del 2017 avevamo stimato 200.000 euro di entrate dalla tassa di soggiorno, e a fine anno ne abbiamo incassati 230.000: considerate le esenzioni previste, il numero ci fa superare i dati dell’anno scorso e ci dà la certezza che la città si è mossa bene e ha prodotto economia”.