Nell’ultimo giorno di scuola al Liceo scientifico Galileo Galilei di Pescara si celebra il Galiday, rimodulato dalla pandemia secondo le restrizioni legate all’emergenza Covid, ma non per questo meno importante
Nel cortile della succursale di via Vespucci il dirigente scolastico Carlo Cappello saluta le classi quinte chiamate ad affrontare la maturità e i docenti e i collaboratori scolastici che dal 1° settembre andranno in pensione. È un giorno di festa, ma anche l’occasione per fare un bilancio del terzo anno scolastico ai tempi della pandemia.
«Avete permesso alla scuola di vivere e ora la scuola vi dice grazie», ha dichiarato il dirigente scolastico Carlo Cappello, durante il suo saluto agli studenti. «Questo è stato un anno decisamente migliore dei precedenti contrassegnati dalla pandemia. Siamo tornati in presenza e abbiamo anche ricominciato con i viaggi di istruzione. Per i ragazzi è stato molto importante, perché con il Covid è venuta a mancare proprio la condivisione.»
Non per tutti però l’ultima campanella oggi coincide con la fine dell’anno scolastico: Federico Càrfora, rappresentante d’istituto del liceo Galilei, è uno dei 280 ragazzi delle 14 classi quinte chiamati ad affrontare l’esame di Stato.
«Adesso ci prepareremo ad affrontare la maturità con la consapevolezza che questa sarà una delle grandi sfide della nostra vita. Sono contento di essermi impegnato in questi cinque anni per la mia scuola come rappresentante d’istituto e sono felice anche perché i prossimi anni saranno migliori di quelli precedenti in cui è scoppiata la pandemia.»
«È stato decisamente un anno migliore di precedenti», ha dichiarato Michelle Tremante, rappresentante d’istituto del Liceo scientifico Galileo Galilei Pescara. «Siamo finalmente ritornati anche in presenza e questo per noi studenti è stato molto importante.»