Oltre tre anni fa varcò per due volte una Ztl per trovare un parcheggio per disabili e, ricevute le relative multe, inviò tutta la documentazione che attestava i requisiti per il transito in quell’area. Oggi, però, riceve un’ingiunzione di pagamento con tanto di maggiorazione, con il rischio, se non si provvederà a pagare entro 30 giorni, di “pignoramento mobiliare, pignoramento dello stipendio o crediti verso terzi”
E’ quanto accaduto a Pescara a un associato di Autismo Abruzzo Onlus. E’ la stessa associazione a raccontare l’accaduto. L’utente ricorda che, nel giorno dei passaggi nella Ztl, “tentammo di avvisare i Vigili Urbani di Pescara, ma al numero allora indicato sui cartelli non rispose nessuno. Le due multe – aggiunge – furono notificate il 27 aprile 2019 e il 24 maggio 2019 provvedemmo a inviare tutta la documentazione che attestava i requisiti per il transito nell’area pedonale”.
L’utente riferisce inoltre: “Da giorni tentiamo di contattare” la società Adriatica Risorse Spa, azienda che ha inviato l’ingiunzione di pagamento, “ma gli orari di servizio al pubblico (solo in ufficio) sono tali da rendere impossibile qualsiasi contatto. Non ci resta che affidare a media e social questa vicenda nella speranza che il sindaco Carlo Masci possa considerare tutte le azioni possibili”.
“La persona in possesso dei requisiti – afferma Autismo Abruzzo Onlus – deve potersi muovere in libertà, senza cavilli e senza limitazioni. A distanza di anni non deve essere costretta a ricostruire episodi, dopo che comunque ha inviato quanto necessario nel rispetto dei tempi. Le multe – conclude l’associazione – fatele a chi viola le regole e, magari, considerate anche di esigere sanzioni a chi il proprio dovere non è in grado di svolgerlo”.