Confiscata a Pescara una villa alla criminalità e trasformata in housing temporaneo
Ancora poche tracce di un lusso sfrenato ed anche un po’ trash, tra colonne in marmo e puttini, nel villino in Via Tavo 310 a Pescara, fino a qualche tempo fa nella disponibilità di una nota famiglia Rom che si è facilmente arricchita attraverso lo spaccio di droga e, soprattutto, l’usura. Villa sequestrata e confiscata dallo Stato concessa all’Amministrazione comunale per attività sociali. E’ il quinto immobile che il Comune ottiene e riconsegna alla collettività. Stamattina al via i lavori per trasformarlo in un centro per far fronte all’emergenza abitativa.
“Il piano di sopra sarà adibito a progetti d’inclusione sociale a piano terra – spiega l’assessore alle Politiche sociali Adelchi Sulpizio – ci sarà un pronto intervento H24 per chi dovesse trovarsi improvvisamente senza una casa. Pescara è una delle principali città in Italia per tempi di riutilizzo di immobili confiscati e questo ci riempie di orgoglio.”
“Qui coniughiamo legalità, solidarietà e riqualificazione urbana – dice il sindaco Carlo Masci – Abbiamo recuperato 24 senza tetto che ora hanno ripreso una vita normale grazie ai primi 4 immobili confiscati e alla collaborazione con le associazioni del territorio. Qui risponderemo all’esigenza di emergenza abitativa e siamo già al lavoro per un sesto immobile.