Primo caso umano di West Nile in Abruzzo, avviati protocolli di prevenzione e sorveglianza

Primo caso umano di West Nile in Abruzzo, avviati protocolli di prevenzione e sorveglianza. Il direttore del dipartimento sanità della Regione Abruzzo, Claudio D’Amario, chiarisce che c’è un gruppo di lavoro e la situazione è monitorata

Dopo che è stato registrato il primo caso umano del virus West Nile in Abruzzo, con una persona di San Salvo ricoverata in ospedale a Pescara, si corre ai ripari avviando i protocolli di prevenzione e sorveglianza. Lo ha fatto sapere il dipartimento sanità della Regione Abruzzo. Il direttore Claudio D’Amario chiarisce che c’è un gruppo di lavoro e la situazione è monitorata. D’Amario, insomma, non crea allarmismi ma invita i comuni e gli enti preposti a disinfestazioni e pulizia del verde e igiene pubblica. E anche i cittadini possono fare la loro parte con i repellenti, visto che la cosiddetta “Febbre del Nilo” viene trasmessa dalle zanzare. La direttiva è stata emanata su sollecitazione dell’assessore Nicoletta Verì.

Come si legge in una nota, “il Dipartimento Sanità della Regione Abruzzo ha coordinato e verificato il corretto funzionamento del flusso informativo attivato sin dal primo riscontro di positività al virus West Nile che ha permesso a ciascun organo competente regionale e locale di attivarsi tempestivamente per quanto di competenza. Il quadro epidemiologico regionale e locale è in evoluzione ma il sistema di sorveglianza e controllo regionale sulle malattie trasmesse da zanzare (Arbovirosi), unitamente all’applicazione delle misure preventive raccomandate, sono in grado di favorire una riduzione del rischio di trasmissione del virus all’uomo e di tutelare la salute pubblica”.

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