Riqualificazione dell’area di risulta, per il parlamentare del Pd Luciano D’Alfonso “servono 100 milioni ma no alla sede della Regione Abruzzo”
“La giunta regionale e il Comune di Pescara proseguono con asinina testardaggine nell’idea balzana di voler realizzare la nuova sede della Regione Abruzzo nell’area di risulta. Nell’assestamento di bilancio attualmente in discussione al consiglio regionale è comparsa la possibilità di contrarre mutui a questo scopo; il costo si aggirerebbe sui 50 milioni di euro. Si tratta di una follia”. Lo afferma in una nota il parlamentare del Pd Luciano D’Alfonso.
Che poi espone le sue motivazioni: “Le delibere di collocazione urbanistica del 1993, del 1998, del 2003 e del 2008 hanno sempre situato la Cittadella delle Amministrazioni (della vecchia e della nuova Pescara) lungo l’asse della Tiburtina”. Inoltre “il progetto va a ledere la funzione culturale del luogo, riducendo il verde e aumentando il consumo di suolo pubblico”. E ancora: “Si toglie spazio aggregativo in centro per costruire una sede che si svuoterà dal venerdì pomeriggio alla domenica, e si perde un’occasione preziosa per riqualificare l’ex quartiere 3, Villa del Fuoco”.
In quell’area, per D’Alfonso, vanno create “una grande zona verde di 80.000 mq; una struttura culturale che funga da simbolo per la nuova città; la fluidità stradale per i prossimi cento anni. Ma c’è anche una questione economica: se continuiamo a non utilizzarli, i soldi per le aree di risulta (ereditati dall’amministrazione regionale che ho guidato) perderanno capacità realizzativa, e non soltanto per l’aumento del costo dei materiali. Si reperiscano risorse ulteriori della finanza pubblica e fondi provenienti dal libero mercato attraverso strumenti idonei, per cercare di arrivare a una copertura di almeno 100 milioni di euro”.
L’ex governatore infine si chiede: “Può un dispetto meritare 100 milioni di costi con 50 milioni di debito? Il debito si trasforma in investimento quando il valore dura nel tempo e non quando il valore non c’è a prescindere, poiché si è in presenza di una scelta capricciosa e dispettosa. Queste cose le dicevamo già 9 mesi fa. La Regione Abruzzo possiede in pancia 3 miliardi, li utilizzi con lo stesso impegno che ha messo per avere il Napoli a Castel di Sangro”.