Si discute della settimana corta che molte scuole dovrebbero adottare già a partire da questo anno scolastico per contribuire al risparmio energetico, ma la UIL Abruzzo dice no e come altri sindacati propone alternative
Caro bollette, risparmio energetico: la maggior parte delle scuole anche in Abruzzo seguirà la settimana corta. Critico il segretario della Uil scuola Abruzzo, Fabiola Ortolano: “Il Governo sacrifica la scuola. E’ vero che la questione energetica e il caro bollette esiste ma il Governo può e deve trovare soluzioni alternative che ci sono eccome”.
Ma quali sono i punti che non piacciono alla Uil e agli altri sindacati? Ortolano premette che la decisione è presa in autonomia da ogni singolo istituto, poi precisa: “Ci saranno più ore sui banchi per i ragazzi, c’è la questione del trasporto pubblico, la riorganizzazione interna come quella delle mense, ad esempio, il tempo pieno, i genitori che devono rivoluzionare le esigenze in base a quelle dei ragazzi. Insomma la proposta della settimana corta è bocciata”. Duri anche gli altri sindacati della scuola.
“Secondo la Cisl nazionale sono altre le decisioni radicali da prendere sul caro energia in questa fase, la scuola è l’ultima realtà da prendere in considerazione. Quanto alle limitazioni eventualmente necessarie si cominci intanto ad abbassare le luci nei centri commerciali, che potrebbero essere tenuti chiusi la domenica, o ad abbassare i riscaldamenti negli uffici pubblici in generale”.
E la Uil nazionale taglia corto: “Semmai meno termosifoni in Parlamento”.