44enne originario del Bengala accoltellato mortalmente stamani intorno alle ore 10,30 in via Gran Sasso a Pescara al termine di una lite. La vittima si chiama Absal Houssain. In serata fermato un 63enne marocchino
Lavorava in una paninoteca del centro l’uomo accoltellato questa mattina a Pescara. La vittima si chiamava Absal Houssain, bengalese, sposato con due figli (la famiglia vive nel Paese di origine).
In serata è stato fermato un uomo. Si tratta di un marocchino di 63 anni domiciliato in città, sottoposto a fermo di polizia giudiziaria dai Carabinieri del Comando provinciale di Pescara.
Un parente della vittima, che ha raggiunto il luogo del delitto, lo ha descritto come una persona perbene e pacifica, che non litigava mai con nessuno. Parole analoghe quelle pronunciate dal suo coinquilino, che non era in casa al momento dei fatti.
Da quanto si è appreso, ci sarebbero questioni condominiali all’origine della lite che è culminata con l’uccisione dell’uomo. Al litigio avrebbero partecipato quattro o cinque persone, una delle quali avrebbe colpito la vittima, raggiunta da tre o quattro fendenti all’addome. Questa la prima ricostruzione dei Carabinieri, che hanno ascoltato i testimoni e visioneranno le immagini delle telecamere di sorveglianza presenti in zona. Almeno un fendente sarebbe stato quello mortale. Sul posto i sanitari del 118, che non hanno potuto fare altro che constatare il decesso dell’extracomunitario. Presente oltre al Pm Andrea Papalia anche il medico legale Ildo Polidoro. Per i rilievi sono intervenuti i carabinieri della Compagnia di Pescara coordinati dal Comandante provinciale, il colonnello Riccardo Barbera.
Sono stati ascoltati, in qualità di testimoni, alcuni extracomunitari residenti nella palazzina di via Gran Sasso. Il tratto di strada dove è stato compiuto l’accoltellamento è stato chiuso al traffico per consentire i rilievi. “Stiamo lavorando, stiamo approfondendo, stiamo sentendo testimoni. Il Pm è sul posto e sta dirigendo le operazioni”. Così il comandante provinciale dei Carabinieri di Pescara, il colonnello Riccardo Barbera, parlando con i cronisti in via Gran Sasso, luogo dell’omicidio che si è consumato stamani a Pescara. Alla domanda se vi siano delle persone fermate, il colonnello risponde che “sono tutti testimoni, anche le persone che avete visto andare via al momento hanno la veste di testimoni”. Barbera, che non ha fornito elementi sul movente, ha escluso un collegamento con il ferimento di uno straniero che c’è stato la sera del primo gennaio, nel quartiere Rancitelli, per questioni riguardanti lo spaccio di droga.
IL SERVIZIO DEL TG8