Dopo il delitto di Thomas Luciani, il sindaco di Pescara Masci chiede a Rfi di realizzare un percorso vita nell’area del delitto per destinarla ai giovani e allo sport all’aperto. Ecco le sue parole
“Dopo l’omicidio di Christopher Thomas Luciani si apre una riflessione anche sul destino dell’area dove è accaduto tutto, alle spalle e oltre i confini del parco intitolato a Baden Powell. Quell’area, che non rientra nel perimetro del parco, è di proprietà Rfi per cui ho preso contatti con Rfi per chiedere di trasformare quel terreno e di destinarlo ai giovani, realizzando in quel posto un progetto per i nostri ragazzi, magari attraverso la realizzazione di un percorso vita, facendone un luogo di incontro nel verde, per le attività sportive all’aperto, gratuite, per tutti, dove si “coltivino” valori e principi sani, oltre a nuovi alberi. Bisogna agire, cioè, per dare sempre nuove opportunità a chi ha ancora una vita intera davanti, per supportare i giovani, per fornire loro degli strumenti utili, concreti, e un parco attrezzato potrebbe sposarsi bene con questo obiettivo e con il parco attiguo”.
Sono le parole del sindaco di Pescara, Carlo Masci. “Voglio credere”, prosegue il primo cittadino, “che si possa cambiare il corso delle cose, laddove si intravede una impercettibile deriva già scritta per molti ragazzini e intendo essere parte attiva affinché le istituzioni tutte si mobilitino per andare incontro in maniera sempre più operosa alle esigenze di questi giovani, ai loro bisogni, che spesso il mondo degli adulti non riesce ad intercettare. Lo faremo nel nome di Christopher, e sto già facendo predisporre una targa per ricordarlo, ma sono cosciente del fatto che non sia sufficiente apporre una targa davanti al parco per raggiungere tale scopo. Anzi, credo che in questo momento tutti dovrebbero togliersi la casacca politica che indossano per puntare solo e soltanto al benessere della fascia più giovane della nostra popolazione: appuntarsi una medaglia per questo o per quell’altro risultato lascia davvero il tempo che trova, cioè quello di una comparsata sui social, e appare a dir poco desolante a soli pochi giorni dal delitto”.