Uomo morto sul bus, Gobeo (Filt Cgil): “Telecamere e dash cam a bordo”

Sono ancora in corso gli accertamenti del caso per capire con esattezza cosa sia accaduto venerdì scorso a Montesilvano, dove Tigellio Spinelli, pensionato 66enne di Cupello ma residente a Brescia, ha perso la vita dopo essere caduto sull’autobus della linea 3 di Tua e aver sbattuto fatalmente la testa contro gli estintori presenti sul mezzo.

L’uomo avrebbe perso l’equilibrio a causa di una frenata improvvisa dell’autista di Tua per evitare l’impatto con un’auto sulla nazionale alla rotonda di Santa Filomena al confine tra Montesilvano e Pescara: una serie di casualità rivelatesi fatali per il pensionato, deceduto prima dell’arrivo dei sanitari del 118. Sotto sequestro il mezzo della Tua e anche il cellulare dell’autista, mentre si indaga per accertare eventuali responsabilità anche con la supervisione delle immagini delle telecamere di videosorveglianza del Comune di Montesilvano, poste proprio all’altezza della rotatoria dove si è consumata la tragedia.

Ignaro di tutto, l’autista della Golf che avrebbe tagliato la strada all’autobus, successivamente rintracciato dalla polizia locale, avrebbe raccontato agli agenti di non essersi accorto di nulla. Al momento non ci sono persone iscritte nel registro degli indagati, ma la situazione è in costante divenire e ha riaperto il dibattito sulla sicurezza di un lavoro delicato come quello degli autisti dei mezzi del trasporto pubblico locale, chiamati quotidianamente a districarsi tra mille pericoli stradali, come sottolinea Patrizio Gobeo, segretario provinciale della Filt Cgil di Chieti-Pescara:

«Telecamere sugli autobus e dash cam potrebbero essere utili a ricostruire facilmente la verità dei fatti e a tutelare gli autisti dei mezzi. Il collega coinvolto in questa triste vicende è scosso e provato».