La famiglia della 43enne abruzzese trovata morta a fine agosto 2020 in un’abitazione a Petacciato, in provincia di Campobasso, chiede agli inquirenti di “fare piena luce” sulle circostanze, ancora poco chiare, legate alla morte della donna.
La famiglia di Patrizia Di Stefano, questo il nome della giovane donna trovata morta in una casa del centro di Petacciato dove si era trasferita da qualche mese, vuole arrivare alla verità. Lo dichiara all’ANSA l’avvocato Raffaele Giacomucci di Vasto, legale di fiducia della famiglia della giovane, arrivata in Basso Molise dalla città vastese.
“Vicino al cadavere è stata trovata una boccetta con del metadone – aggiunge Giacomucci -. Dall’autopsia è emerso come la causa del decesso sia da ricondurre ad un cocktail di alcool e
metadone di cui la vittima non faceva assolutamente uso. Le indagini coordinate dalla Procura di Larino hanno permesso di risalire ad una persona, a colui che presumibilmente aveva la sostanza, un amico della vittima che, ora, risulta iscritto sul registro degli indagati”.