Lite di Capodanno: al Marina di Pescara i Carabinieri intervengono e trovano “marijuana” a bordo di un natante. Mentre a Pianella i Carabinieri eseguono il divieto di avvicinamento per stalking nei confronti di un giovane.
Intensa l’attività di controllo svolta dai Carabinieri della Compagnia di Pescara durante la notte di capodanno.
Tra le numerose richieste d’intervento giunte al “112”, quella dovuta ad un litigio furibondo avvenuto in circostanze particolari tra una coppia di conviventi, domiciliata a Pescara (su cui sono in corso ulteriori accertamenti tesi a verificare eventuali violazioni in materia di Covid-19).
Questa la ricostruzione dei fatti. Nel cuore della notte, mentre i due stavano litigando in maniera violenta all’interno del loro natante, ormeggiato da anni presso il porto turistico Marina di Pescara, i militari dell’Arma hanno riscontrato quanto riferito nella richiesta di aiuto. Dopo aver riportato alla calma la coppia di conviventi, che durante la lite aveva distrutto svariati oggetti che si trovavano a bordo, nel corso del controllo sono stati rinvenuti alcuni grammi di “marjiuana”, occultati all’interno di un mobiletto della cucina, in forza della quale saranno conseguentemente segnalati ex art. 75 D.P.R. 309/90 alla Prefettura per uso di stupefacenti.
Mentre i Carabinieri della Stazione di Pianella hanno dato esecuzione all’ordinanza del “divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa”, emessa dal Giudice delle Indagini Preliminari presso il Tribunale di Pescara su richiesta della Procura della Repubblica, nei confronti di un 20 enne pianellese.
Nel dettaglio, il provvedimento in parola scaturisce dalle risultanze investigative prodotte dal citato reparto, a seguito di denuncia-querela formalizzata dall’ex fidanzata per atti persecutori e danneggiamento, la quale, trovato il coraggio di denunciare quanto patito nel tempo, si è rivolta ai Carabinieri di Pianella. Nel dettaglio, il giovane, non rassegnandosi alla fine della loro relazione sentimentale, ha posto in essere nel tempo reiterate violenze fisiche e psicologiche, consistenti financo in pedinamenti sia allorquando la vittima si recava a lavoro sia quando era nella propria dimora.
All’atto della notifica dell’ordinanza, il giovane, rintracciato dai Carabinieri a bordo della propria auto, nel corso di una perquisizione personale e veicolare, è stato trovato in possesso di una mazza da baseball e di un coltello della lunghezza complessiva di cm. 14.5, illegalmente detenuti. E’ stato pertanto deferito contestualmente in stato di libertà per il reato di porto di oggetti atti ad offendere.