Dopo due anni di stop causato dalla pandemia, a Pianella torna “Il Baratto”, organizzato dall’Accademia teatrale Arotron. Lo scambio avviene tra gli artisti che offrono un saggio della loro arte durante le tre serate del festival e gli spettatori che ricambiano con cibi e bevande da condividere dopo lo spettacolo. Ieri la serata inaugurale del festival che andrà avanti fino a domani
Agli eventi si potrà partecipare liberamente, senza dover pagare alcun biglietto d’ingresso, purché gli spettatori ricambino appunto con cibi e bevande da condividere insieme agli artisti a fine spettacolo.
Dopo la prima serata di presentazione, avvenuta ieri presso il Belvedere Pietrolungo di Pianella, il Baratto andrà avanti fino a domani caratterizzando ben tre serate del cartellone pianellese Estate Unica.
L’inizio degli spettacoli è previsto per le ore 20.45 e a far da padroni di casa in questa rinnovata edizione post pandemica saranno Emiliano Begni, pianista, arrangiatore e cantante, Chiara Colizzi, attrice e doppiatrice, e Franco Mannella, attore, doppiatore, regista e direttore artistico di Arotron e del Baratto stesso, che al tg8 racconta cosa accadrà oggi e domani a Pianella.
“In queste tre serate di condivisione ci onoreranno della loro presenza le grandi voci dei doppiatori italiani del cinema e della televisione e le strepitose voci del musical”, racconta Franco Mannella. “Parliamo di Fiamma Izzo, Francesco Vairano, i fratelli Campaiola/Ward e l’intero cast del musical del momento, reduce dal grande successo al Teatro Brancaccio di Roma, “Tutti parlano di Jamie”. Ma ci saranno anche gli artisti e i rappresentanti della cultura della nostra terra d’Abruzzo e, nello specifico, pianellesi doc, come Camillo Chiarieri, Remo Di Leonardo, Elena Malta e Vincenzo Di Nicolantonio. Ci terrei a rivolgere un ringraziamento particolare a Rustichella d’Abruzzo, pastificio artigianale abruzzese e sponsor ufficiale della nostra manifestazione, che con il suo prezioso contributo ci è stato di grande aiuto. Il Baratto insomma è uno scambio di storie che attori, musicisti e artisti racconteranno con gli strumenti del loro mestiere, ma anche gli spettatori saranno invitati a raccontare, semplicemente col cuore, storie del proprio vissuto e della propria terra. Sono questi gli ingredienti di questo ritrovato Baratto, ma le sorprese potrebbero essere tante altre, che non vogliamo svelare interamente per non rovinare la sorpresa. Una cosa è certa: con il Baratto si torna allo scambio concreto, materiale, fisico, di sguardi vivi, ravvicinati, luccicanti, senza disturbi di connessione o microfoni silenziati, ma con abbracci… sonori!”.