Risultati positivi per il piano di contenimento cinghiali in Provincia di Teramo, attivato da maggio a luglio.
Quella dei cinghiali è una delle principali emergenze degli ultimi anni, e non solo per i danni che arrecano all’agricoltura, ma anche – come insegnano recenti episodi di cronaca – per la sicurezza dell’uomo. Per questa ragione in molte località italiane si è fatto ricorso ad appositi piano di contenimento dei cinghiali. Nella provincia di Teramo il Piano ha preso il via lo scorso mese di maggio; da quel momento, e fino a luglio, sono stati abbattuti 375 capi, mentre sono diminuite del 26% le richieste di rimborso danni. Il 2 settembre ha anche preso il via, con qualche novità, il calendario venatorio provinciale. A questo proposito, è stato stabilito che i finanziamenti per formazione e divulgazione dell’attività venatoria e micologica siano erogati seguendo l’iter del bando pubblico, con presentazione di relativo progetto. Inoltre, le Guardie ecologiche affiancheranno la Polizia provinciale nel monitoraggio del territorio, allo scopo rafforzare le attività controllo e prevenzione. I risultati del Piano di contenimento dei cinghiali sono significativi per il presidente della Provincia Renzo Di Sabatino, che così commenta:
“Il Piano di contenimento degli ungulati – con controllori formati dall’ente e sotto la supervisione della Polizia Provinciale – è stato attuato al di fuori del periodo di caccia (ottobre-dicembre) per limitare la proliferazione di una specie che causa significativi danni economici e sociali. Se si mantiene lo schema di intervento è possibile ipotizzare una flessione del danno, nell’arco di un quinquennio, di circa il 50%”.
Il servizio del Tg8: